Confcommercio Pesaro Urbino, Varotti annuncia la pensione

Il direttore prepara l’addio e poi attacca. "Crisi? Stop ai centri commerciali"

Amerigo Varotti

Amerigo Varotti

Pesaro, 12 gennaio 2019 - Un anno intenso quello che si è appena concluso per la Confcommercio di Pesaro e Urbino. E ieri mattina, alla conferenza di inizio anno, il direttore Amerigo Varotti, oltre a tracciare un bilancio del 2018 e ad annunciare iniziative per il 2019, ha svelato di aver «nominato le persone che mi affiancheranno in questo anno, poiché è ora che molli gli ormeggi: nel 2020 andrò in pensione, anche se potrei lavorare fino al 2050», ha ironizzato. «Ho già nominato tre assistenti, Agnese Trufelli, Egidio Cecchini, Marco Arzeni – dice – e un reponsabile, Stefano Luchetti. Apro la strada alla mia successione, che comunque non sarà imminente».

Insomma, un percorso graduale, fa capire Varotti, che gli permetterà di lavorare ancora affiancato dalla sua squadra. Proprio qualche settimana fa, si sono concluse le elezioni interne per il rinnovo dei consigli e dei sindacati. Nominata anche la nuova giunta esecutiva (Serenella Albonetti, Simona Baldocchi, Patrizia Caimi, Sebastiano Giovannelli, Barbara Marcolini, Denis Sansuini ed Angelo Serra), che ieri mattina, ha presenziato il tavolo, con il riconfermato presidente Serra e quello provinciale di Federalberghi, Luciano Cecchini. Un anno cruciale, il 2019, sul fronte delle richieste che Confcommercio, farà alla Regione, sia per il settore del commercio che del turismo. «I dati del 2018 legati al commercio, ci preoccupano – ammette Varotti –: fino al 31 ottobre, hanno chiuso 769 imprese nelle Marche, di cui 208 nella provincia. Questo sta creando la desertificazione dei centri storici per molti fattori: la crisi economica, la presenza della grande distribuzione e l’e-commerce; e ancora, l’aumento di tributi e tasse locali e il caro affitti». Cosa fare, dunque? «Sul fronte del commercio, – continua Varotti – chiederemo alla Regione di bloccare le autorizzazioni per la grande distribuzione, di stanziare fondi per la riqualificazione delle strutture commerciali e di sostenere le botteghe di vicinato con sgravi fiscali per abbattere il ‘caro affitti’».

E per il turismo? «Stando ai dati della Regione, fino al 31 ottobre 2018, le presenze straniere sarebbero aumentate del 12,6% – conclude il direttore –, a noi risulta invece che l’incremento sia stato dello 0,7% rispetto al 2017. Chiediamo alla Regione, di incrementare i voli dai Paesi Europei e dalla Russia ed anche la promozione all’estero, sostenendo le iniziative delle associazioni di settore. Quanto al bando regionale, che permette agli albergatori turistici di ottenere contributi per migliorare la qualità delle strutture, solo 60 domande delle 301 ammesse, verrano accolte. E’ necessario implementare il fondo, anche trasferendo risorse da altri settori».