"Chiamatela, fa sesso gratis": l’amica del cuore diventa stalker

Affigge addirittura un cartello nel quale la fa passare per prostituta, la insulta quando la incontra. E poi imbratta con lancio di uova la sua galleria d’arte. La vittima la denuncia: il caso in tribunale

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Gabicce Mare, 10 maggio 2023 – Da amica del cuore a stalker. Aveva affisso anche un cartello con il nome e cognome della odiata nemica nel quale invitava a contattarla al numero di telefono per avere "prestazioni sessuali gratuite". Ma non solo. Avrebbe bersagliato la vittima di insulti di ogni tipo, ovunque le capitasse di incontrarla, imbrattandole con lancio di uova e sostanze di colore rosso e marrone la sua galleria d’arte a Gabicce Mare. In un’occasione l’avrebbe anche aggredita in un supermercato, colpendola alla testa proprio sulla medicazione che le era stata messa dopo aver subito l’asportazione di una ciste.

Ma non le avrebbe dato tregua neppure sui social e chat telefoniche, tempestandola di messaggi, chiamate e video con contenuti ai limiti della diffamazione. Tutto perché, a quanto sembra, l’amica l’avrebbe sgridata perché tradiva il marito. Un giorno però la donna ha detto basta ed è scattata la denuncia. E ieri si è tenuta l’udienza sulla richiesta di rinvio a giudizio per stalking. Il difensore dell’imputata, l’avvocato Angelo Gencarelli, ha chiesto il rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica sulla sua assistita, una 56enne di origini ucraine. Il giudice Giacomo Gasparini ha rinviato al 6 giugno per leggere la documentazione medica presentata dalla difesa.

Alla prossima udienza sarà presente un consulente. È in quella sede che il gip deciderà se ammettere l’abbreviato condizionato. Intanto ieri la gallerista si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Alessandro Totti del foro di Rimini e ha chiesto 25mila euro di risarcimento. La vittima ha riferito nella sua denuncia decine di episodi di persecuzioni da parte dell’ex amica. Ci sarebbero anche dei video che immortalano la donna mentre attacca i biglietti diffamatori alla sua galleria con cui la faceva passare da prostituta. "Sono una signora russa, vedova, 50 anni, bella presenza, cerco uomini per divertimento, pago tutto io". L’ucraina aveva anche tentato di appiccare il fuoco alla galleria con una coperta imbevuta di liquido infiammabile, ma la vittima era riuscita ad impedirlo. In un’altra occasione le aveva preso a calci l’auto e rotto lo specchietto.