Pesarooo, 12 settembre 2024 – Una storia di violenza domestica iniziata già durante i dieci anni trascorsi in Sardegna. Emergono alcuni particolari della vita di Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, ammazzata dal marito Ezio Di Levrano, autista 54enne, la notte tra venerdì e sabato scorso, nella loro casa di Saltara, dove si trovavano anche i loro figli di 6, 13 e 14 anni.
I carabinieri di Porto Torres, infatti, dove la famiglia aveva abitato fino a novembre dello scorso anno, erano più volte intervenuti nell’abitazione della coppia dietro segnalazione di vicini di casa e conoscenti. Anche la magistratura sarda, infatti, sta raccogliendo elementi utili per indagare pregressi episodi di violenza domestica. L’ultima lite tra i due coniugi, venerdì notte, si è conclusa con l’uccisione della donna da parte del marito che ha sfoderato un coltello a serramanico mentre si trovava in cucina e lo ha piantato, con violenza e più volte, nell’addome della moglie. Il movente, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere la gelosia dovuta al fatto che Ana avrebbe iniziato da pochissimo a frequentare un altro uomo. Quest’ultimo, residente della zona, è stato ascoltato dagli inquirenti. Alcuni giorni prima del delitto il marito aveva denunciato che la moglie se n’era andata e ne aveva perso le tracce, contattata dai carabinieri la 38enne aveva riferito di essersi dovuta allontanare perché il marito era violento ma aveva anche detto che non lo voleva denunciare. I militari le avevano proposto di trasferirsi insieme ai figli in una casa protetta ma lei aveva detto di no.
Dicevamo che secondo le prime ricostruzioni le violenze sarebbe iniziate già durante gli anni vissuti in Sardegna ma Ana aveva comunque deciso di seguire il marito a Saltara insieme ai figli. "Il primo pensiero è andato ai suoi bambini – ha dichiarato don Michele Murgia, parroco di Cristo Risorto a Porto Torres intervistato da un cronista del quotidiano La Nuova Sardegna –. Il più piccolo l’ho battezzato io qui nel 2018, la bambina di 12 anni da noi ha fatto la prima comunione nel 2022. Le catechiste, i compagni e le compagne di scuola, tutti increduli e colpiti duramente. Un grande dolore".