Anche Urbino si interroga sul suo turismo

Confronto tecnico-politico con l’assessore Guazzolini e l’imprenditore Scaramucci.

Anche Urbino si interroga sul suo turismo

Giovanetti, Guazzolini e Scaramucci

Il tema del turismo è da sempre al centro delle discussioni a Urbino, e così è stato questa mattina in occasione dell’incontro organizzato da Urbino Capoluogo dal titolo “Il turismo: una grande risorsa per Urbino e per il Montefeltro“, aperto dal presidente dell’associazione, Giorgio Londei e proseguito dagli interventi del vicepresidente Tiziano Mancini, di Federico Scaramucci in qualità di imprenditore turistico e del neoeletto assessore al turismo del Comune di Urbino Francesco Guazzolini.

Tanti anche gli interventi del pubblico tra i quali docenti universitari, guide turistiche e operatori del settore. Molti dei punti cruciali della discussione hanno trovato concorde l’assessore Guazzolini: finora la città di Urbino ha potuto permettersi di puntare prioritariamente sulla sua vivibilità e non incorrere nei problemi dell’overtourism grazie alla storica presenza dell’Università. Ma il futuro, causa il calo demografico e la concorrenza delle università telematiche potrebbe veder diminuire le entrate della città derivanti dalla presenza degli studenti. Perciò sarà importante investire da subito e con attenzione sul turismo, con azioni concrete: rilevare in tempo reale gli arrivi e le presenze a Urbino con dati su provenienza e motivazioni di chi arriva in città; elaborare una successiva strategia mirata che tenga conto anche di questo aspetto; creare un portale e una campagna di comunicazione che identifichi Urbino quale punto di partenza e riferimento di un intero territorio, puntando non prioritariamente ad aumentare gli arrivi, anche per una recettività ancora limitata, ma le presenze, ovvero aumentando i tempi di soggiorno a Urbino grazie all’appeal di un territorio ricco di risorse e opportunità come il turismo green, sportivo, escursionistico coinvolgendo enti pubblici del territorio ma anche i produttori di un settore in forte crescita come quello enogastronomico, dalle cantine agli oleifici fino ai caseifici.

Un incontro così pieno di prospettive che il sindaco Gambini ha voluto chiudere invitando a non correre il rischio di far collassare la città sotto un eccesso di turisti, come sta accadendo in molte città europee. Sarà il futuro a dirci se le prossime strategie avranno colto nel segno, per questo si è chiuso il dibattito sottolineando l’importanza della accountability, ovvero la rendicontazione degli investimenti fatti e dei risultati ottenuti. Al termine dell’incontro, il vicepresidente vicario di Urbino Capoluogo, Ferruccio Giovanetti, ha consegnato un omaggio ai relatori.