Ancora graffiti: vandali al lavoro senza sosta

Colpito anche un tratto di mura in bella vista. Si cercano gli autori: chi sarà preso, pagherà i danni.

Ancora graffiti:  vandali al lavoro  senza sosta

Ancora graffiti: vandali al lavoro senza sosta

Le lordure che deturpano la bellezza e l’ordine di una città non si trovano solo a terra. Non sono solo quelle provocate dal degrado igienico come deiezioni non raccolte e rifiuti vari, ma anche i danni all’“ossatura estetica“ di un luogo. Mura cittadine, e ovviamente muri di case e palazzi. Queste hanno un impatto più forte perché sono difficili da rimuovere in tempi rapidi, e la cosa la si nota di più in una città patrimonio Unesco.

Come si vede dalle fotografie, sono scritte non decifrabili e disegni privi di senso che però con la loro vernice rimangono ben impressi. Non molto tempo fa avevamo raccontato di come la copertura del tunnel di viale Comandino, nel quartiere di Piansevero, fosse stata imbrattato con le bombolette a pochi giorni dalla sostituzione. Ne aveva segnalata la condizione anche l’ex vicesindaco (attuale presidente onorario delle città Unesco) Massimo Guidi. Un fenomeno non nuovo che non risparmia due luoghi simbolo del centro storico di Urbino, colpiti da vandali ignoti, che in questi giorni sembrano risvegliarsi. Il primo graffito è stato fatto alla base del torrione di San Bartolo. Un brutto segno perché cade sul “biglietto da visita“ della città arrivando dalla costa. Il secondo è in corso Garibaldi, lungo i portici.

"Anche ieri con il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo abbiamo constatato che sono stati fatti graffiti all’esterno di Palazzo Ducale. Alla polizia municipale e Questura abbiamo dato segnalazione di tutto perché quasi sempre gli autori sono stati individuati e hanno pagato i danni, per tutti. Ora stiamo ampliando la copertura con le telecamere", commenta il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Per la periferia c’è invece ancora molto da rafforzare nelle prevenzione. Sono ancora ignoti i vandali che hanno rovinato la pensilina davanti la chiesa di Loreto, ma più facile sarebbe individuare i vandali che hanno colpito in modo pesante i condomìni di via Bonconte da Montefeltro. Che siano sempre gli stessi?

Francesco Pierucci