
Admira Beqiraj avvocato, Presidente di Aiga Urbino, Associazione italiana giovani avvocati
"In gita di quinta superiore in Repubblica Ceca, gli agenti al confine mi hanno rimandato indietro. Sono dovuta tornare a casa, mentre tutti i miei compagni hanno proseguito. Nessuno mi aveva detto che per me, che ero cittadina albanese, servisse un visto. Avevo 18 anni e vivevo in Italia già da otto anni, in regola con la mia famiglia. Se avessi avuto la cittadinanza, non avrei avuto bisogno del visto e mi sarei potuta godere la gita insieme a tutti i miei amici. È stato un momento davvero frustrante, non accettavo e non capivo questa discriminazione. Oggi da avvocato potrei citare innumerevoli casi discriminatori creati dall’attuale normativa. Per questo giro con la spilletta del sì in mostra".