Andrea Merloni, addio all’uomo che tentò di rilanciare la Benelli

Arresto cardiaco improvviso, aveva 53 anni. Molto conosciuto anche a Pesaro: fu alla guida del ’Leoncino’ dal 1995 al 2004

Andrea Merloni

Andrea Merloni

Pesaro, 10 novembre 2020 - Si è spento a Milano, tradito dal cuore, Andrea Merloni. Aveva 53 anni ed era figlio di Vittorio ex presidente nazionale di Confindustria. Andrea Merloni è stato anche presidente dell’Indesit di Fabriano, sua città natale. Ruolo che ha preso pochi anni dopo aver lasciato un’altra presidenza, quella della Benelli Moto di cui è stato alla guida per ben 9 anni, dal 1995 al 2004, dopodiché cedette le quote ai cinesi della QJ. Un rapporto, il suo, con la città molto intenso perché aveva anche preso casa in piazzale degli Innocenti. Anche una vita sociale legata a Pesaro tanto che era entrato a far parte, con la presidenza di Andrea Ugolini, del Rotary Rossini ed era sempre presente alle numerose feste che venivano organizzate in quegli anni nelle ville che sorgono sulla colline della città. Insomma un reticolato di conoscenze molto vasto.

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L’ultimo a sentirlo, nemmeno un mese fa, è stato Sauro Giardini: "Un dolore enorme, ho perso una persone che mi era molto cara. Quando capitava in città mi chiamava sempre perché poi si andava a mangiare da Giba’s. Ho perso un amico vero e sincero. Non ci posso credere pensando alle cene fatte assieme anche nella sua casa di Fabriano... Quando ci siamo sentiti l’ultima volta m’aveva detto che non andava ad Ibiza per un problema legato ai voli aerei, ma che comunque era in partenza".

A portare Andrea Merloni a Pesaro è stata la sua passione per le moto e la grande amicizia che aveva con Augusto Cico Baronciani, l’uomo che ha fondato la Isopack, azienda di imballaggi da sempre legata a filo doppio con Fabriano nel settore degli elettrodomestici. "Mio padre – racconta Alessandra Baronciani – era molto legato ai Merloni e con Andrea il rapporto era forte proprio per la comune passione per le moto e per le corse, anche perché aveva un team che si chiamava Gattolone.  E come Isopack mio padre aveva sponsorizzato il team di Andrea. Avevano fatto anche diverse trasferte assieme quando si gareggiava. E attraverso questo legame, ed anche per il fatto che mio padre conosceva Giancarlo Selci, allora titolare della Benelli Moto, che nacquero i primi contatti poi sfociati nell’acquisto della casa del Leoncino da parte della famiglia fabrianese. Un legame talmente forte che una volta Andrea in un consiglio della Indesit mi chiese, visto che il padre Vittorio stava già male, se poteva chiamare Cico a sedere accanto a lui. E poco tempo fa mio padre mi ha detto ‘devo chiamare Andrea perché è un pezzo che non lo sento’. Un grande dolore per me e per la mia famiglia".

Famiglia ricca e potente quella dei Merloni tanto che quando Andrea arrivò a Pesaro costruì l’attuale sede, vicino all’uscita dell’autostrada, per erigere il nuovo stabilimento. Impegno, montagne di soldi, grandi designer per creare nuovi modelli. Anni di fermento ma nonostante il grande sforzo e la presentazione di nuove moto – lo scooter 125 Velvet ed il Tornado –, la Benelli non riuscì mai a decollare. Nel consiglio di amministrazione della casa motociclistica c’erano Giancarlo Selci, poi rappresentato da Achille Marchionni, Alessandra Baronciani proprio come Isopack, quindi la famiglia Montagna, i costruttori edili, Mario Pesaresi come rappresentante della finanziaria Marche Capital. Andrea Ugolini, da sempre molto vicino ai Merloni di Fabriano lo ricorda così: "Per me è un grande dispiacere, una notizia che mi rattrista molto. A modo suo era un ragazzo timido e fragile".

Lasciata Pesaro e terminata la presidenza della Indesit, ceduta poi agli americani della Wirpool, Andrea Merloni s’era poi appassionato al mare. Con il fanese Ennio Cecchini, ad dei Cantieri dell’Adriatico, s’era fatto fare uno yacht con tanto di bar e sale da ballo, girando tra Ibiza, Mikonos, Saint Tropez e Cartaghena. m.g.