Andreolli attacca: "Incredibili le parole dell’assessora Conti"

"Parole sconcertanti quelle dell’assessora all’ambiente del comune di Pesaro Maria Rosa Conti. Dopo un anno di totale immobilismo amministrativo e di silenzi, esprime un mix di considerazioni ideologiche che contrastano i fatti e la realtà". Lo dice Dario Andreolli, consigliere comunale della Lega, dopo che la Conti, ieri, ha espresso il suo no alla discarica di Riceci e ha parlato della politica ‘Rifiuti Zero’ come strategia per Pesaro. "Conti è consapevole – prosegue Andreolli – di essere l’assessora all’ambiente del comune di Pesaro che detiene il 33% della società che ha votato la discarica di Riceci? L’assessora Conti sa che il presidente di Marche Multiservizi è nominato proprio dal Sindaco di Pesaro? Fin dal primo giorno come Lega abbiamo sostenuto che il progetto della discarica di Riceci andava bocciato, sia nel merito che nel metodo con cui è stato proposto tutt’altro che lineare, trasparente e partecipato. Sul fronte ambientale legato ai rifiuti, in questi anni il Comune di Pesaro è stato immobile. L’efficientamento del sistema di smaltimento rifiuti, al contrario di quanto esprime ideologicamente l’assessora Conti, si fa con gli investimenti e non con i proclami e le bacchette magiche. In questi anni non ci sono stati investimenti: dove sono la tariffa puntuale, i cassonetti intelligenti e le isole ecologiche automatizzate che esistono nei comuni più avanzati? Perché è stato smantellato il sevizio “verde oro” che funzionava ed era apprezzato dai pesaresi? Perché sul biodigestore si è scelto di puntare su progetti con volumi molto superiori al fabbisogno del territorio creando ostacoli alla sua realizzazione? È evidente che in Marche Multiservizi c’è stata la convergenza negli obiettivi del privato, del Comune di Pesaro (25% delle quote) e della Provincia (8,3%) che hanno preferito incassare risorse funzionali ai loro bilanci piuttosto che investire per l’ambiente e per l’ammodernamento i servizi pubblici. E’ necessario cambiare rotta a partire dall’azzeramento del CDA di Marche Multiservizi e dalla rinegoziazione dei patti parasociali non permettendo al privato di continuare a portare i soldi nelle casse di Hera".