SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Angelica, il Papa come maestro: "Lui ha cresimato i miei tre figli"

Una badante peruviana ricorda i tempi in cui Leone XIV è stato vescovo a Chiclayo: "Era in mezzo alla gente"

Una badante peruviana ricorda i tempi in cui Leone XIV è stato vescovo a Chiclayo: "Era in mezzo alla gente"

Una badante peruviana ricorda i tempi in cui Leone XIV è stato vescovo a Chiclayo: "Era in mezzo alla gente"

"Il Papa è nostro; Padre Robert è diventato Papa". Angelica Jaime Reyes abita a Pesaro dove presta servizio come badante a casa della novantenne Bernardina Cervellieri, mamma di Angela. Angelica Jaime Reyes proviena da Chiclayo, la città peruviana di cui Papa Leone XIV è stato vescovo per oltre 7 anni, dopo trent’anni da missionario tra Chulucanas e Trujillo, divenendo un riferimento per la Chiesa peruviana.

"Come vescovo padre Robert – racconta Angelica – ha cresimato i miei tre figli Louis Francesco, oggi 22enne; Angelica Naomi, oggi 18 anni e Thayde Crystel, oggi 17 enne. I miei ragazzi hanno il ricordo di una persona gentile. Per noi è sempre stato una persona attenta al valore della famiglia e a quello della fratellanza. A Chiclayo lo ricordiamo spesso in mezzo alla gente, tra il popolo: amava, in particolare, la festa dedicata a San Francesco D’Assisi che da noi è molto sentita e partecipata; voleva che si facessero pranzi e cene per i poveri a cui lui partecipava. Mia figlia Naomi frequenta l’università cattolica di Chiclayo e lì quando è padre Robert è diventato Papa c’è stata una grande festa perché lui, da Vescovo, ha fatto molto per i giovani. Padre Robert è molto amato. Quando ha parlato dal balcone di San Pietro le sue parole di Pace e di vicinanza al prossimo erano per me familiari. Cerco di seguire i suoi insegnamenti". Angela ha affidato sua mamma Bernardina alle cure di Angelica: "In lei riconosco la forza di noi donne – dice –. Mia mamma fu migrante in Svizzera per aiutare l’economia di casa: conoscendo il tedesco faceva la traduttrice. Angelica dal Perù è in Italia per pagare l’università ai suoi figli, in Perù. Mia mamma ora è fragile: Angelica, non parla bene l’italiano, ma tra loro la comunicazione fatta di gesti affettuosi. Angelica è in grado di calmarla dalle intemperanze senili. Sono grata a questa donna che mi aiuta nella cura di mia madre. Entrambe credenti, Angelica e Bernardina, hanno seguito, ogni fase dell’incoronazione papale: è stato un mese memorabile". Il racconto della signora Costanzo tocca punte di comicità: "Ho ignorato fino al giorno della fumata bianca le ragioni di quello che avvertivo come un grande e inspiegabile fermento – osserva –. Angelica seguiva con interesse sperticato per il Conclave, per le dirette dal Vaticano e avevo notato una certa trepidazione, fatta di continui scambi di messaggini con la famiglia in Perù. Mia mamma era molto coinvolta. Quando è venuto fuori il nome di Robert Francis Prevost, l’euforia di Angelica è esplosa. Finalmente mi ha spiegato e ho capito: ne abbiamo riso e gioito insieme".