Anna Galiena in tribunale a Pesaro. "Il mio volto usato nei siti porno"

L'attrice romana: "Mi hanno rubato l'identità, devono pagare"

Anna Galiena ieri davanti al tribunale con il suo legale Giorgio Paolini (Fotoprint)

Anna Galiena ieri davanti al tribunale con il suo legale Giorgio Paolini (Fotoprint)

Pesaro, 14 settembre 2018 - Spacciarsi per un personaggio famoso aprendo un falso profilo social, o una mail, e godere, anche solo per un momento, della sua notorietà. Peccato che la sostituzione di persona non sia un gioco ma un reato, come ha stabilito la Cassazione con la sentenza 46674, confermando la condanna a un anno di carcere di un uomo che aveva utilizzato un indirizzo di posta elettronica intestandolo ad una ignara conoscente allo scopo di danneggiarla.

Qualcosa di simile è accaduto ad Anna Galiena, ieri a Pesaro per un’udienza in tribunale dove si è presentata come parte lesa dopo aver scoperto su Facebook due suoi profili falsi, collegati ad una serie di siti che utilizzano il viso dell’attrice per fotomontaggi dal contenuto scabroso. "Tutto è iniziato un anno fa, dopo le segnalazioni di alcuni amici – ha raccontato l’attrice al Carlino – Per un po’ ho resistito dall’andare a controllare, ma poi mi sono voluta rendere conto e ho scoperto, non senza sgomento, che qualcuno si era appropriato della mia identità, delle mie foto e si è messo a chattare con persone che pensano di avere un colloquio con me, cosa di per sé gravissima". Dopo averne parlato con l’avvocato Giorgio Paolini, un amico di Pesaro che ora la difende in giudizio, l’attrice si è convinta ad andare a fondo nella questione e ha presentato querela.

BALLANDO_20837582_143426

"Nel far questo questo – aggiunge l’attrice - ci siamo accorti che in rete ci sono una miriade di siti che usano il mio volto per fotomontaggi in pose sconvenienti. Una vera e propria appropriazione indebita, anche dai contenuti osceni, che aveva bisogno di una mia reazione. Sono contenta di aver trovato a Pesaro un magistrato attento e sensibile, anche se poi non sappiamo come andrà a finire". Cosa chiede? "Che si perseguano gli autori di questi scempi. E poi, quando la giustizia avrà fatto il suo corso, pretenderò che vengano chiusi i siti incriminati di cui sono già usciti dati che riguardano i responsabili".

BELLODONNE_19792686_175117
BELLODONNE_19792686_175117

L’attrice romana, che da anni vive a Parigi, non ha nessuna intenzione di mollare: "Ci sono altri danneggiati come me – spiega - e mi piacerebbe capire se si può, tutti insieme, fare qualcosa verso i gestori dei social che permettono tutto questo. Mi chiedo come possano accettare qualunque cosa senza sapere chi c’è veramente dietro, sostenendo di non essere responsabili per ciò che appare sul loro mezzo: questo è un sistema criminale che si presta a fare azioni criminali". La disavventura non impedisce alla Galiena di concentrarsi sui propri progetti: una bella commedia con una importante compagnia italiana, un film negli Usa e un altro progetto teatrale in Francia: "Mancano solo le firme, vediamo quale arriva prima". E su Pesaro dice: "Mi piace la sua atmosfera, ma ho visto ancora poco. Ho due giorni liberi, spero di fare un po’ di turismo".