Anna, incinta e con la casa travolta

La drammatica storia di una ragazza di Urbania che abita da poco tempo ad Arcevia colpita dalla piena

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La pioggia che scende incessante e porta via tutto, un pezzo alla volta, il buio e poi quella vitale chiamata ai soccorsi, connettendosi al wi-fi ancora attivo tramite l’unica linea elettrica rimasta in vita. Tra le persone colpite dai nubifragi della scorsa settimana, nella provincia di Ancona, c’è anche Anna Trenta, ventisettenne di Urbania che è scampata alla furia delle acque, assieme alla bimba che porta in grembo, grazie alla reazione del suo compagno Alessandro. "Ci siamo trasferiti ad Arcevia a gennaio, in un ex mulino di campagna vicino a un piccolo torrente - racconta -. Qui stavamo attrezzando una fattoria didattica e un punto di partenza per attività nella natura: volevamo creare un’isola di benessere, con orto, animali e giardino. Ora restano solo macerie e una casa da ricostruire". Il torrente nasce 600 metri a monte e, come racconta Anna, "non aveva portata. Quel giorno, prima si è cominciato ad allagare tutto per la pioggia che veniva dalla strada, poi il corso d’acqua si è progressivamente ingrossato".

"Dopo aver condotto gli animali nelle stalle – continua – ho sentito piangere il gatto e sono scesa per portarlo via, ma un’onda gigante mi ha sbattuto al muro. Alessandro, scivolato, si è aggrappato alla ringhiera e ci ha salvato. Con l’acqua arrivata a 6-7 metri e che usciva dai sanitari, ho notato le auto galleggiare e i detriti alle finestre. Saliti al piano superiore e rimasti al buio, abbiamo visto il garage e le stalle crollare, mentre il torrente portava via gli animali". Perdere quelli che considerava dei compagni è stato uno shock per lei, incinta di sette mesi, seguito da contrazioni dovute alla paura: "Rischiando un parto prematuro, per una settimana sono tornata a Urbania. Poi siamo rientrati, perché Alessandro deve lavorare e io guardare la casa: ci sono già sciacalli che rubano cose". Nel frattempo, un suo amico ha lanciato una raccolta fondi su Gofundme.com (https:www.gofundme.comfalluvionemarche-ricostruiamo-la-casa-di-annaale), ma c’è un problema: "Intanto compreremo un’auto per muoverci, però rimane la questione casa. Inizialmente, i vigili del fuoco l’hanno dichiarata inagibile, in quanto l’argine si è avvicinato troppo. Il sindaco ci ha annunciato l’ordinanza di sfratto e la sistemazione temporanea in una stanza d’albergo, ma mi sono arrabbiata perché abbiamo ancora cani e gatti, sono incinta e senza auto né amici o parenti in paese: come dovrei fare? Poco dopo è venuto un perito, che alla fine l’ha dichiarata agibile, con urgenza di sistemare gli argin"

"Nell’attesa, per legge, non possiamo usare i soldi per ricostruire. Con la bimba in arrivo, ora anche dubbiosi sulla reale agibilità della casa, aspettiamo che qualcuno prenda decisioni, accatastando mobili rovinati in una discarica di detriti".

Nicola Petricca