Pesaro, divelta la targa dedicata ad Annarita Curina

Alla skipper uccisa nel 1988 da Pippo De Cristofaro era stata intitolata parte del molo di levante. Indagini in corso

Divelta la targa dedicata ad Annarita Curina, la skipper pesarese uccisa nel 1988 (foto omaggio)

Divelta la targa dedicata ad Annarita Curina, la skipper pesarese uccisa nel 1988 (foto omaggio)

Pesaro 10 settembre 2017 - Un cretino, o un vandalo, o tutte e due le cose insieme, ha divelto l’altra notte la targa che intitolava una parte del molo di levante del porto di Pesaro ad Annarita Curina, la skipper pesarese uccisa a 34 anni nel 1988 da Pippo De Cristofaro, nel noto delitto del catamarano.

De Cristofaro è nuovamente in libertà dopo essere evaso per decorrenza di termini dal Portogallo, dove era detenuto ultimamente. La targa era stata posta l’8 marzo scorso, in occasione della festa della donna, alla presenza dei fratelli di Annarita, Renata e Michele. Il vandalismo, su quella targa e quindi su quel ricordo, è un gesto di violenza gratuita, che non trova nessuna giustificazione.

La Capitaneria di porto di Pesaro sta indagando per risalire ai responsabili. Dice il comandante della Capitaneria, Silvestro Girgenti : “Che sia intenzionale o preordinato, qualunque sia stata la ragione di tale gesto, è un atto inammissibile. Abbiamo lavorato insieme al Comune di Pesaro nell’individuazione del sito che più rappresentasse Annarita”.

“Quella parte di camminata le appartiene come appartiene a tutte le donne vittime di violenza, nella certezza che la visione di uno scorcio così suggestivo proiettato nell’azzurro del mare possa contribuire anche per un attimo a lenire la sofferenza - afferma ancora -. I controlli periodici notturni eseguiti dal mio personale non hanno colto in flagranza l’autore o gli autori, ma sono convinto che l’entrata a regime dell’impianto di video-sorveglianza i cui lavori preparatori sono iniziati, contribuirà, da un lato a scoraggiare malintenzionati delle ore piccole, e dall’altro ad individuare chi perpetra atti analoghi o simili che saranno duramente perseguiti”.

“Ma vanno anche perseguite - prosegue il comandante - quelle bravate frutto di un becero divertimento, e della tipica euforia dopo il consumo smodato di alcolici, che in passato hanno causato la rimozione dei contenitori porta-rifiuti, od il periodico spostamento anche dei segnali stradali, ritrovati abbattuti o diversamente orientati specie sulle rotonde portuali”.