Anno federiciano, festa fino al 2023 E Sgarbi sogna i grandi ospiti

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Con la distribuzione di un annullo filatelico, l’apertura della mostra "Se-P-Fe Secunda Per Federicum Omaggio al duca", l’inaugurazione dei lavori a San Bernardino e il concerto del Maestro Bruno Canino, si è aperto ieri l’Anno Federiciano, 12 mesi di celebrazioni per il seicentenario della nascita di Federico Da Montefeltro. A dare il via, in conferenza, il sindaco Maurizio Gambini e il prosindaco Vittorio Sgarbi: "È stato un percorso lungo e complicato - spiega Gambini -. Nei giorni scorsi abbiamo vissuto il ritorno dei resti del duca, possibile grazie alla collaborazione di Gabriele Cavalera e Alice Lombardelli, poi ci siamo spostati a Santo Stefano di Gaifa, dove Federico soggiornò da infante. Oggi partiamo con i festeggiamenti, che arriveranno fino al 7 giugno 2023: ringrazio il sindaco di Gubbio e le città che sono nel Comitato delle celebrazioni e vogliono partecipare. Noi, come amministrazione, non mancheremo di cofinanziare iniziative, per quello che riusciremo, perché sono i Comuni a portarle avanti, ma ci auguriamo che arrivino altre risorse. È un momento importante, per rilanciare turismo e cultura, ed è un onore festeggiare questo grande uomo".

Tornato a Urbino per dare il via alle celebrazioni, Sgarbi spiega: "Per me, che ho una visione antica, immaginare di non poter avere né la Pala Montefeltro, né il Dittico degli Uffizi le rendeva vane. Così ho pensato che, se il prossimo anno dovessimo vincere le elezioni, potrei essere il ministro che riporterà qui la Pala, almeno a tempo determinato. Poi ho in mente una serie di grandi convegni: voglio portare a Urbino politici di spicco, come Macron, Veltroni e Lang, per parlare del rapporto tra arte e potere. Infine, ho immaginato un’esposizione di arte contemporanea, con cinque artisti che hanno lavorato per committenti pubblici. Anch’essa si chiamerà ’Arte e potere’, sarà di qualità altissima e puntiamo a partire entro fine estate". Accanto a Sgarbi e Gambini, c’erano anche gli ideatori di "Se-P-Fe Secunda Per Federicum Omaggio al duca", Emilano Pascucci e Andrea Solomita, che già avevano collaborato per Percorsi di luce, nel 2021: "Lì avevamo esaltato Federico come primo graphic designer della storia: se guardiamo il soffitto a cassettoni o lo studiolo, essi sono pieni di segni, dal fortissimo valore narrativo. In quel momento avevamo messo solo la sua mano invisibile, mentre ora abbiamo realizzato un percorso iconografico sul suo personaggio, dalla sua faccia, alle opere, fino al rosso iconico, filo conduttore del percorso della mostra".

Nicola Petricca