Anpi, ancora tensioni sull’Ucraina "Del Bianco non rappresenta tutti"

Parla Paolo Pagnoni, che guida l’associazione provinciale, dopo le parole del presidente cittadino "Ecco qual è lo spirito che prevale nella assoluta maggioranza del comitato di Pesaro-Urbino"

Migration

di Paolo Pagnoni*

Un 25 aprile di memoria della Liberazione e di impegno per la pace. Non solo una celebrazione e un giorno di festa, per quanto si possa festeggiare in questa drammatica situazione, ma uno stimolo verso tutti per il ritorno della politica come capacità di composizione dei conflitti. Siamo dalla parte degli aggrediti contro gli aggressori, come abbiamo detto fin dal 24 febbraio, poche ore dopo l’invasione. Siamo oggi in una nuova fase dell’invasione che ha assunto un carattere ancora più tragico con violenze, vittime civili, distruzioni crescenti e con l’aumento della tensione internazionale a livelli mai avvenuti dal dopoguerra. Noi ci siamo dichiarati prima contrari all’invio delle armi in Ucraina poi contrari all’aumento del budget militare del nostro Paese fino al 2% essenzialmente perché ci sembra che questi atti abbiano contribuito e contribuiscano alla rapidissima escalation a cui stiamo assistendo. È possibile un nuovo Afghanistan nel cuore dell’Europa. Cioè lo scontro militare fino allo sfinimento delle parti con un incalcolabile numero di vittime. La annunciata prossima offensiva russa lo conferma. Da ciò l’urgenza di un rafforzamento dell’unità di tutte le forze di pace del nostro Paese e del dialogo fra tutte le forze antifasciste per abbassare la tensione e ricercare la via del negoziato. La diversità di opinioni su singoli punti non deve impedire questo dialogo e la ricerca dell’unità a cominciare dalle più grandi forze democratiche presenti nel governo. Queste le parole del presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo. In queste settimane abbiamo assistito a violenti attacchi all’Anpi. Siamo considerati tutti putiniani, perché siamo contro gli armamenti, la guerra e all’invio di armi micidiali in Ucraina. Chiediamo che riprendano i tavoli per le trattative diplomatiche e per la pace. Se avessimo seguito le richieste del presidente ucraino sulla fly zone saremmo già tutti coinvolti direttamente in questo drammatico conflitto, dove si trucidano popoli fratelli.

Nei prossimi giorni il segretario Onu Gutierrez incontrerà Putin e Zelenskyi sperando che possano riprendere le trattative e tacciano i cannoni. Il comitato provinciale anpi di PU è composto da 37 delegati in rappresentanza delle otto sezioni del nostro territorio. Una segreteria discute e propone gli odg da portare all’incontro del successivo comitato. Francesco del Bianco che è presidente della sezione di Pesaro, non rappresenta l’opinione di tutte le sezioni. La nostra associazione fa della democrazia e del confronto le proprie linee guida. D’altronde non possiamo dimenticare che le anime che hanno composto le lotte partigiane avevano lo stesso obiettivo (liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista) anche se con estrazioni politiche e sociali molto diverse tra loro (comunisti, Partito d’azione, monarchici, socialisti eccetera).

L’Anpi nazionale ha scelto di celebrare il 25 aprile del 2022 con manifesti che riportano la prima frase dell’art. 11 della nostra Costituzione: L’Italia ripudia la guerra, come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. In questo articolo si ritrova sicuramente lo spirito che prevale nella assoluta maggioranza del comitato provinciale e delle sezioni dell’Anpi di Pesaro-Urbino. Saranno oltre cinquanta le iniziative che si susseguiranno in questa settimana e fino al 20 maggio per festeggiare una data che ricorda il 77esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un calendario in cui le otto sezioni propongono incontri su Memoria, Costituzione e antifascismo.

*Presidente provinciale dell’Anpi