Anpi: la missione è ripudiare la guerra

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Oriano

Giovanelli*

Se a causa della guerra in Ucraina si può cercare di delegittimare la scelta del Papa in occasione della Via Crucis, se si specula sull’"equivicinanza" posta a base della marcia per la Pace Perugia-Assisi, non può sorprendere che si cerchi di delegittimare l’Anpi in occasione del 25 Aprile. C’è in questo del libero pensiero, della ignoranza, perfino del neodannunzianesimo e c’è anche del calcolo. Se la gode Giorgia Meloni a cui sta riuscendo di poter rivendicare la coerenza fra Msi, An e FdI in termini di fedeltà atlantica e di adesione ad ogni nazionalismo che si presenti sulla scena europea. Atlantismo e nazionalismi tornati egemoni con la guerra in Ucraina con conseguente logoramento dell’Europa che speravamo di costruire. Tombola! L’Anpi a questo non ci sta e per fortuna. La festa del 25 Aprile è la sintesi di una storia durata 23 anni. Vi si riflettono tre fasi di quella storia: l’antifascismo nato in parallelo all’avvento del fascismo. Matteotti, Gramsci, Gobetti, Amendola (padre), l’isolamento dal consenso popolare, clandestinità e esilio (ce ne parla il gemellaggio di Pesaro con Nanterre). Poi l’organizzazione dell’antifascismo all’interno del territorio nazionale in gruppi armati animati da diverse fedi politiche ovvero la Resistenza (ce ne parla anche il gemellaggio con Lubiana). Infine la lotta di Liberazione combattuta dalle forze alleate, dalla brigate partigiane e da tanti di quei soldati e ufficiali che avevano giurato fedeltà al Re e al Fascismo, ma seppero respingere il "patriottismo" della Repubblica di Salò. Tutti scelsero un’altra idea di Patria fondata sull’antifascismo. Nessuno più e meglio dell’Anpi è depositario di questa sintesi. Il tentativo di scindere l’antifascismo dal patriottismo della liberazione non è una cosa nuova. Da fatti apparentemente marginali come la difficoltà, durante le cerimonie ufficiali, a far eseguire canti partigiani come Bella Ciao e Fischia il Vento. Quest’ultima poi, essendo,di compositori sovietici chissà se quest’anno cadrà vittima della stupida russofobia imperante. A fatti più rilevanti.

*Ex sindaco ed ex parlamentare