Antenne, la serie continua Ne spunta una a Muraglia accanto all’asilo Residenti in rivolta

"Nessuno sapeva qualcosa. Il Comune ha il dovere di avvertire i residenti che si andrà ad installare un ripetitore telefonico". L’amministrazione: "Lì non può stare, va messa altrove".

Antenne, la serie continua  Ne spunta una a Muraglia  accanto all’asilo  Residenti in rivolta

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Pesaro, 13 maggio 2023 – Spunta un’altra antenna o ripetitore telefonico. Nulla di abusivo ma come sempre lo sapevano in pochi e tra questi non c’erano gli abitanti del quartiere di Muraglia, in particolare quelli di via Beccaria, che ieri mattina se la sono ritrovata tra le case.

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Tra chi protesta c’è Antonio Calma, per anni difensore civico di Pesaro: "E’ inaudito, piantano una antenna di 40 metri a pochi passi da un asilo. Ma chi può autorizzare una così sciagurata decisione? Vogliamo anzi pretendiamo che il Comune tuteli i suoi cittadini come è suo compito e non li abbandoni agli interessi di pochi". In mattinata il Comune ha inviato una nota: "Il privato dovrà trovare un’altra collocazione rispetto all’attuale, anche se provvisoria" ha detto Maria Rosa Conti, assessora alla Sostenibilità, la quale spiega le operazioni svolte da un’azienda privata di telecomunicazioni che sta spostando un’antenna da un’abitazione privata di via Righi a un terreno di sua proprietà in via Forlanini, nel Q7 “Muraglia Montegranaro”. "La società – continua Conti – ha comunicato tramite Scia allo Sportello unico la modifica della collocazione del ripetitore dal tetto di un condominio a un terreno. Un’area che, come Amministrazione, non riteniamo adeguata perché troppo vicina alla scuola dell’infanzia, nonostante l’impianto sia provvisorio". L’antenna in oggetto poggia infatti su un carrato cioè un sostegno mobile, e sarà attivata, entro 4 settimane, per soli 120 giorni. "C’è un mese per l’attivazione dell’impianto – aggiunge Conti – tempo che Arpam utilizzerà per effettuare le verifiche del caso". Nel frattempo, per il ripetitore, "si dovrà comunque trovare una sede consona".

Andando sul posto, ecco cosa dice la gente: "Il problema è che, in base a tutte le esperienze locali, solitamente si è sempre dato un preavviso, questa volta invece no. Non possiamo svegliarci la mattina e trovare questa ’roba’ buttata davanti le nostre case ma, soprattutto, davanti ad una scuola materna. Questo vuol dire non avere proprio rispetto per noi e per i più giovani. Come residenti, ci siamo organizzati per fare ricorso contro questa struttura, anche grazie all’aiuto di un’avvocatessa che vive qui, e chiamando vigili, polizia per sapere se loro fossero al corrente di questa cosa". Ancora: "All’esterno del fabbricato di proprietà della Telecom – continuano i cittadini –, vi è un cartello con il simbolo del Comune. Non sappiamo se, a tutti gli effetti, il Comune abbia approvato questa cosa, ma di sicuro qualcosa sapevano. Siamo in 25 e più a richiedere la rimozione di questo obbrobrio, non sapendo, oltretutto, se sarà una cosa temporanea o meno. Sicuramente è inaspettata. Quello che a noi preme è anche essere informati maggiormente nei confronti di queste installazioni, perché se ci lasciano sempre all’oscuro di tutto è ovvio poi che ci si vada a lamentare o a fare ricorsi. Adesso non ci tocca fare altro che aspettare e sperare che la situazione si risolva al più presto, che sia tra qualche giorno o qualche mese, ma qui questa torre non ci può stare". Insomma, dopo Soria, Fiorenzuola sul San Bartolo ora è Muraglia a dover protestare contro un’antenna telefonica che nessuno vuole.