Anticorpi monoclonali Covid: a Pesaro le prime tre infusioni

Oggi, all’ospedale Marche Nord, il farmaco sarà somministrato a dei pazienti trapiantati che sono in uno stadio della malattia ancora non severo. Potrebbe essere la svolta terapeutica nella lotta al virus

Anticorpi monoclonali Covid: operatori nel laboratorio di un’azienda farmaceutica

Anticorpi monoclonali Covid: operatori nel laboratorio di un’azienda farmaceutica

Pesaro, 18 marzo 2021 - La svolta terapeutica per il trattamento del Covid-19 è cominciata. Perché inizieranno oggi a Marche Nord le prime infusioni con anticorpi monoclonali a tre pazienti fragili. L’ospedale cittadino, grazie a uno studio sperimentale appena approvato da Aifa, l’Autorità italiana del farmaco, potrà iniziare – tra i primi in Italia – a impiegare i farmaci monoclonali in pazienti positivi, ma che sono ancora ad uno stadio delle malattia iniziale e non severo. I primi tre che oggi si sottoporranno all’infusione sono pazienti che hanno subito dei trapianti, e quindi con un quadro clinico molto delicato, in cui l’aggravarsi dell’infezione potrebbe compromettere in maniera seria un equilibrio faticosamente raggiunto.

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Covid e cura, Acquaroli: "Monoclonali presto nelle Marche" Così il primario di Medicina subintensiva di Marche Nord, Gabriele Frausini, spiega l’efficacia di queste nuove cure: "Gli anticorpi monoclonali sono quelli che riescono a bloccare la malattia nei primi giorni del suo evidenziarsi. Se somministrati entro 7-10 giorni fanno abortire la malattia perché danno una carica anticorpale mirata contro quella proteina maledetta che fa penetrare il virus nelle nostre cellule".

L’infusione per via endovenosa dura un’oretta, dopodiché c’è un’altra ora in cui il paziente deve rimanere sotto osservazione: l’insorgenza di effetti indesiderati non può essere completamente esclusa, per cui se da un lato le aspettative sono alte, c’è un atteggiamento di forte cautela da parte dei sanitari. Certo è che, se tutto dovesse andare come svariati studi clinici confermano, potrebbe essere bloccato un numero importante di ricoveri (si stima il 70 per cento i nmeno), dando respiro ai Pronto soccorso e agli ospedali che in questo momento patiscono uno stress senza precedenti. Oltre, evidentemente, a risparmiare sofferenze a tanti malati.

image Una volta ricevuta l’infusione, infatti, il decorso della malattia si arresta, e i pazienti possono essere rimandati a casa ed essere seguiti a distanza attraverso la telemedicina. In totale, nelle Marche, è stato disposto l’invio di 133 sacche, che verranno distribuite tra Pesaro e Ancona. Anche l’ospedale regionale, infatti, ha ricevuto l’ok per la sperimentazione degli anticorpi monoclonali e potrà iniziare la somministrazione in questi giorni. Come prima fase si è deciso di iniziare dai pazienti anziani, anche se il farmaco può essere tollerato a partire dai 12 anni. Tra l’altro, gli anticorpi sarebbero efficaci anche contro le varianti del virus. In un momento in cui la campagna vaccinale arranca, è davvero la buona notizia che tutti aspettavamo.