
Il lumacone della differenziata. Pesaro ha annullato l’aumento del 5,6% per il 2025, punendo però così case sfitte e vuote
Pesaro, 25 maggio 2025 – L’annullamento degli aumenti della Tari previsto per il 2025 dal Comune di Pesaro, ha portato l’amministrazione ad individuare due soluzioni per andare a recuperare il gettito che verrà a mancare: da una parte combattere l’evasione, dall’altra aumentare la tassa sui rifiuti per le seconde case sfitte.
Proprio quest’ultima soluzione potrebbe aver creato però delle problematiche particolari, come segnalato da un lettore in una lettera arrivata al nostro giornale. “Mia madre, pensionata di 80 anni non autosufficiente e invalida al 100% - scrive il lettore Andrea C. - l’anno scorso ha dovuto trasferire la sua residenza presso la mia abitazione in quanto necessita di assistenza. Oggi le è arrivata la bolletta della Tari e con enorme spavento ho visto l’importo di 486 euro, per una abitazione nella quale ora risulta non residente e quindi non abitata (mentre l’anno scorso pagava 211 euro). Allarmato del vertiginoso aumento dell’importo da pagare ho subito chiamato il numero verde pensando ad un errore e mi è stato risposto che, nel mio caso, per l’abitazione di mia madre di 113 metri quadrati da quest’anno il Comune di Pesaro applica la tariffa massima, come se fosse occupata da 6 o più occupanti”.
E aggiunge: “In tempi difficili come oggi aumentare del più del 100% la bolletta dei rifiuti di una casa non abitata (per lo più di una signora invalida e non autosufficiente) la trovo una cosa vergognosa. Una vera e propria ingiustizia per cui mi auguro che questa assurda decisione che il Comune di Pesaro possa essere in qualche modo ripensata”.
Ad intervenire in risposta a questa lettera è l’assessore al Bilancio, Riccardo Pozzi, che spiega: “La volontà dell’amministrazione è stata quella di annullare l’aumento del 5,6% per tutte le utenze (domestiche, non domestiche, prime e seconde case) – dice Pozzi -. Un aumento che era già stato approvato dalla Aato e che avremmo potuto applicare riversandolo a tutti i cittadini. Abbiamo dunque fatto una valutazione rispetto alle seconde case sfitte, cercando anche di allinearci con ciò che già avviene anche in altri comuni limitrofi, come ad esempio Fano” ed approvando in questo caso l’aumento.
“Ricordo che per i proprietari delle seconde case sfitte c’è la possibilità di poter sospendere il pagamento della Tari, staccando le utenze e liberando le unità immobiliari – prosegue Pozzi, che in merito al caso in particolare raccontato nella lettera inviata al giornale aggiunge -. Mi prendo fin da ora l’impegno di rendermi disponibile ad incontrare queste persone, per capire se ci sono delle possibilità per aiutare questa famiglia, sempre nel rispetto della normativa ed individuare insieme se ci sono dei modi per evitare l’aggravio sulla tariffa della Tari”.