Anziani soli e caro affitto, Luisa: “Cerco casa a Pesaro dove pagare meno”

Ha 89 anni, ha vinto tre tumori, ora deve combattere con rate e bollette

L'appello della signora Luisa: "Cerco una casa con un affitto più basso"

L'appello della signora Luisa: "Cerco una casa con un affitto più basso"

Pesaro, 22 marzo 2023 – Un’anziana che chiede aiuto. Si chiama Luisa Costantini, 89 anni il prossimo 25 dicembre. Abita da due anni in via Flaminia. Non le bastano più i soldi per pagare l’affitto, perché da dicembre scorso Piero, il compagno di una vita, non c’è più. La sua vita, da allora, si è ribaltata in molti sensi, compreso quello economico.

Luisa prende 1100 euro, tra la pensione di reversibilità del marito (deceduto), e i 500 euro di invalidità sua, al 100%, perché è sopravvissuta a tre tumori: all’utero, all’intestino al seno, operata ad ambedue le mammelle. Ma quei 1100 euro non bastano più, mentre bastavano quando erano integrati con la pensione del compagno. Per questo ora Luisa non sa come fare. Abita in una casa grande, ma paga 800 euro al mese, tra affitto e riscaldamento, escluse le altre utenze. Escluse poi le spese varie: ad esempio l’idraulico 450 euro pagati pochi giorni fa per dei tubi vecchi da sostituire.

Una vita da romanzo, quella di Luisa. Nasce in via Mazza, il giorno di Natale del 1934. A 6 mesi viene abbandonata dalla madre. Viene cresciuta da nonna materna e zia. Anno 1944, in piena guerra, è sfollata a Pozzo Alto. Un giorno si allontana in un campo, si appoggia ad un filo e le cade addosso il cadavere di un tedesco. E’ un trauma. Smette di parlare.

I medici le ordinano l’elettroshock. Ne fa alcuni al manicomio di Pesaro, altri in un ospedale di Torino, dove nel frattempo è andata a ritrovare la madre. Da Torino va a Milano, dove si sposa, poi torna a Pesaro, nel ’93. Fa la casalinga, combatte coi vari tumori e sopravvive, ha altre malattie legate all’età, cammina in casa col girello, nel frattempo si riprende a casa sua la madre che l’aveva abbandonata, e la cura finché le muore tra le braccia, a 95 anni.

Racconta tutta la sua vita, porta i documenti, come i fogli originali del tribunale con cui prende il nome di Costantini, "perché in realtà il mio, altrimenti, sarebbe stato come usava allora Nn". Si ricorda episodi di 80 anni fa, ed è la dimostrazione che 12 elettroshock non devastano un cervello sano. "Poi la parola la ritrovai, ho sempre avuto una grande energia", dice, anche se in tutto, tra tumori e altro, è stata operata 18 volte, tanto che ora il suo corpo non può essere sottoposto ad altre anestesie totali. E alcune medicine per curarsi i malanni attuali, deve pagarsele in farmacia.

Ora quindi combatte con i soldi. Due anni fa, a 86 anni, ha dovuto fare un trasloco col marito sofferente di Alzheimer da via Vico perché il padrone di casa rivoleva la casa in cui lei era in affitto. Ha speso diverse migliaia di euro. Ora, nella casa di via Flaminia, è venuta a darle una mano un’amica di quando erano giovani ed abitavano a Milano, la Silvana. Che le fa la spesa e varie commissioni. Ma tra un po’ la sua amica se ne dovrà tornare a Milano, perché ha famiglia anche lei. E i soldi non bastano più.

"Il riscaldamento – dice Luisa – arriverà a oltre 300 euro al mese. L’assistente sociale del Comune mi ha detto che possono pagarmi metà del’affitto. Da settimane sto cercando una casa con le agenzie immobiliari, a me bastano due stanze e una cucina, fino a 500 euro di affitto ci arrivo. Non è che spendo molto di cibo a questa età, e coi miei malanni. E sto più a letto che in piedi. L’importante è che la casa sia a piano terra. Se avessi un parente potrei richiedere la legge 104, ma qui non mi è rimasto nessuno".

«Non ho mai avuto debiti in vita mia", dice Luisa. Le pesa molto il fatto che è indietro di due mesi con l’affitto. "Ho la mia dignità", e le cadono lacrime, anche di rabbia. Fa appello per trovare questa casa, e non pesare a nessuno.