"Aperta la nuova ala del cimitero: peccato che è ancora un cantiere"

Mondolfo, il consigliere di minoranza Gentili a proposito del trasferimento delle salme. "A rischio l’incolumità dei visitatori"

"Aperta la nuova ala del cimitero: peccato che è ancora un cantiere"

"Aperta la nuova ala del cimitero: peccato che è ancora un cantiere"

"Salme traslate nella parte nuova del cimitero senza che questa sia terminata, con conseguenti, potenziali, pericoli per l’incolumità dei visitatori". E’ quanto denuncia il consigliere di minoranza mondolfese Marco Gentili (foto): "Nelle ultime settimane – spiega – è iniziato lo spostamento dei defunti dai loculi provvisori realizzati nella parte vecchia a quelli definitivi del settore nuovo. Purtroppo però, questo è un cantiere ancora in funzione, con oggetti e strumenti da lavoro sparsi per l’area, pavimentazioni non completate, edicole cimiteriali aperte che presentano dislivelli tali che ci si potrebbe cadere, oltre a sbalzi del suolo che possono provocare inciampi". "E’ vero che i lavori di realizzazione della nuova ala (da circa 400 loculi) hanno accumulato negli anni molti ritardi – incalza Gentili - e che a un’interrogazione presentata dal sottoscritto insieme ai colleghi Tonelli e Bonacorsi nell’aprile 2022 l’assessore Tiritiello rispose che sarebbero stati ultimati entro la fine di quell’anno e quindi 12 mesi fa. E’ pur vero che i cittadini che hanno già pagato le nuove tombe sono spazientiti di avere i loro cari nei loculi provvisori, ma traslare le salme senza le condizioni di sicurezza è una scelta sbagliata, che mette a repentaglio l’incolumità dei visitatori".

Il consigliere aggiunge: "L’obiettivo di avere tutti i lavori completati almeno per questi ultimi giorni del 2023, e dunque con un ulteriore ritardo di un anno rispetto alle promesse, sembrava a portata di mano: sarebbe stato sufficiente che la giunta sollecitasse un’accelerata delle opere indispensabili come gli scivoli di accesso, l’ascensore e l’illuminazione; invece si è preferito affrettare l’apertura prima che l’intera area fosse davvero sicura. E’ paradossale che dopo lunghi anni di attesa tanti cittadini debbano rinunciare a una visita ai loro cari proprio durante queste festività".

Sandro Franceschetti