Appello degli istituti superiori: "I trasporti vanno potenziati"

"Dall’uscita del primo giorno di scuola alcune linee hanno avuto difficoltà, con autobus pieni, ragazzi in piedi e alcuni senza mascherina". A raccontarlo è Letizia Pascucci, professoressa e addetta alla comunicazione dell’istituto Santa Marta, la scuola superiore più a sud di Pesaro, meta di tanti studenti che arrivano dall’entroterra e da Fano. "Le linee di Fossombrone e Urbania sono il problema reale secondo quanto descritto dai ragazzi – spiega Pascucci – Circa il 20-30% dei nostri studenti arriva dalle aree limitrofe alla città. Sono proprio loro a dirci che sono costretti a salire sui mezzi, altrimenti rischierebbero di tornare a casa ore dopo".

L’istituto superiore più a nord di Pesaro, l’Antonio Cecchi, conta invece su tanti ragazzi provenienti dalla vicina Romagna. La preside Donatella Giuliani spiega la situazione: "Abbiamo 50 classi in presenza, al momento ci sono qualche difficoltà dalla zona di Riccione. Ma sono problemi molto limitati, non abbiamo avuto grandi lamentele. Alcuni ragazzi vengono anche in treno, ma la mia vice Chiara Fiorucci si è già attivata prendendo i nominativi di questi studenti che hanno segnalato difficoltà oggettive. Ma io sono fiduciosa".

Le linee citate da entrambi gli istituti scolastici sono proprio quelle su cui Adriabus sta intervendo, potenziando i mezzi ed eventualmente i controlli.

In merito alla possibilità lanciata dalla Cna-Fita, ovvero aggiungere mezzi privati al trasporto pubblico di Adriabus, i due istituti la pensano così: "Una buona opzione che aumenterebbe le corse, riducendo i tempi", spiega la preside Giuliani, seguita a ruota dalla professoressa Pascucci: "L’ideale sarebbe una scelta mirata per le sole linee più affollate, altrimenti temo assembramenti e rischi".

Nicholas Masetti