Ci sono ancora pochi giorni di tempo per trovare un tetto a Ljudmila e ai suoi (splendidi per volontà e capacità di imparare la lingua e inserirsi nella comunità pesarese) figli Margherita, di 12 anni, e Roman che invece è maggiorenne. L’appartamento che era stato messo loro a disposizione con grande generosità dal proprietario e dalla parrocchia di Villa Fastiggi, retta da don Enrico, non sarà più disponibile da domenica e ripartire per Kiev sarebbe una tragedia: per le bombe che continuano a cadere nella capitale, per la continuità didattica che verrebbe a mancare per Margherita che si è perfettamente inserita alla Galilei di Villa Fastiggi, e anche per Roman che frequenta la facoltà di Economia e Commercio a Urbino con ottimi voti e contemporaneamente lavora per aiutare la famiglia. Gente con dignità che fino all’ultimo ha evitato che si scrivesse questo articolo, ma che, ora che la situazione lo richiede, lancia un appello: "Non dormo da due notti. Chi può ci aiuti, mi manca mio marito, non lo vedo da un anno, vorrei tanto tornare a Kiev ma lui, carabiniere, non vuole, perché la situazione è ancora troppo pericolosa. Anche l’altro ieri sono cadute bombe che hanno fatto morti", dice la mamma Ljudmila che era arrivata con i suoi figli e con la madre in Italia attraverso l’associazione carabinieri e grazie al generoso viaggio di Pietro Didonno, comandante dei carabinieri della stazione di Pesaro. La nonna è già tornata a Kiev: troppo pesante la lontananza da casa. Il marito di Ljudmila si occupa di lei dopo i turni da militare. I figli Margherita e Roman invece si sono rimboccati le maniche: in pochi mesi hanno imparato perfettamente l’italiano. Margherita frequenta al mattino la scuola media Galilei e nel pomeriggio si collega con la scuola ucraina, ha ottimi voti ovunque e trova anche il tempo di allenarsi con la società di ginnastica Solaria, dove ha trovato Iliana Angeli, allenatrici e amiche dal cuore d’oro. Roman frequenta l’Università e contemporaneamente lavora. "Vorremmo continuare ad aiutarli – dice don Enrico – sia con le utenze che con l’affitto, ci facciamo garanti di chi ci offre un appartamento e anche la famiglia si aiuterà lavorando. Chi ha un appartamento fino a giugno può contattarmi al 328 7060570, chi vuole versare offerte per questa causa può farlo al seguente iban: IT29V0882613300000000014097". Angelo Mineo, presidente delll’associazione provinciale dell’Associazione nazionale combattenti e reduci ha consegnato una lettera a sindaco e Prefetto: "Qualora ci sia richiesta la signora ucraina si rende disponibile a fare da governante in cambio di ospitalità. E’assicurato il sostegno della Caritas. Potete chiamare anche me al 333 2661790"
Davide Eusebi