Aree di via Trometta vendute a Eurospin "No al quarto supermercato in pochi metri"

Davide Ippaso (Confcommercio): "Siamo sotto choc, si rischia di far chiudere le ultime botteghe, le scelte vanno condivise". I residenti: "La zona è già sovraccarica di traffico e con il casellino scoppierà, la nuova struttura sorgerebbe davanti alla chiesa"

di Davide

Eusebi

Nella zona di Pantano, in via Trometta, nascerà il quarto supermercato nel giro di poche centinaia di metri. Una sorta di record. I capannoni della storica ditta Rossi di materassi Lanaflex e l’area dell’altrettanto storica concessionaria della Land Rover (prima rivendita di trattori, poi, nel 1979, officina meccanica e fino al 2007 concessionaria auto), sono state infatti cedute al gruppo Eurospin che lì aprirà un suo grande punto vendita, probabilmente entro il 2024. La superficie è enorme ma, come conferma anche l’assessore all’urbanistica Mila Della Dora, si discuterà una variante. Il supermercato insisterà su una zona delicatissima: a due passi dalla rotatoria di via Belgioioso (senso unico alternato), i cui lavori in questi giorni stanno provocando ingorghi chilometrici nelle vicine via Lanza e Martini e che, come evidenziano i residenti molto preoccupati "rischia di esplodere quando lì si incanalerà il traffico del prossimo casellino autostradale. Inoltre davanti alla zona c’è la chiesa di San Luigi e a poche centinaia di metri ci sono altri tre supermercati, due già avviatissimi e uno di prossima costruzione. Quello che sta succedendo è molto preoccupante si rischia di mandare in tilt una zona già al limite e di far chiudere i piccoli commercianti sbriciolando il tessuto sociale".

Allarmatissimi anche i commercianti. Nella zona insistono infatti le ultime piccole botteghe di qualità, specie nel settore alimentare, che "finirebbero per essere divorate dal colosso in arrivo". La Confcommercio è sul piede di guerra: "Abbiamo appreso questa notizia – spiega il segretario Davide Ippaso – e siamo choccati. Si costruirà una nuova grande struttura in una città che ha una cementificazione di iper e supermercati da record nelle Marche. Questo inciderà pesantemente nel nostro tessuto economico e sui piccoli commercianti che cercano di lavorare sulla qualità e non sulla quantità. Solo per fare un esempio: abbiamo una eccellenza come Bavosi che vende carne di qualità e che si troverà ad avere un concorrente mastodontico di fronte. Io resto basito e choccato per quello che accade in questi anni: non c’è una visione organica della città. In uno spazio minimale, da via Giolitti a via del Novecento, con un alto traffico in bici per le piste esistenti, avremo quattro supermercati. Come Confcommercio siamo profondamente contrari a questa scelta, la cementificazione continua della grande distribuzione è inconcepibile, come non è concepibile che queste decisioni di importanza vitale per la città passino sottobanco, inosservate o silenti. Mi dispiace prendere coscienza che a Pesaro le cose non cambiano, anzi peggiorano". Per questo Confcommercio chiederà "un incontro urgente con l’Amministrazione comunale, ci devono spiegare cosa vogliono fare perché continuano in scelte che di riflesso penalizzano anche il centro storico e il centro commerciale naturale: così si continuano a portare le persone fuori dal centro che vive grazie alla rete dei commercianti. Questa politica è oscena e uccide il piccolo commercio. Se hanno già comprato l’area e se c’è una variante urbanistica poco si può fare. Ma non sopportiamo più questo modo di operare, non si può raccontare la favola della città di qualità quando poi si fanno chiudere i piccoli esercizi dove: lì c’è servizio e rapporto con la persona, non numero. La professionalità non si misura nei metri quadrati". Infine: "Siamo disponibili a incontrare anche i cittadini, insieme possiamo far capire al Comune che così non va". Alessandro Ligurgo, direttore provinciale Confersercenti dice: "Quell’area è fin troppo intasata e il nuovo supermercato non aiuterà il commercio tradizionale e dei piccoli. Non capisco come si possano concepire quattro grandi supermercati in un chilometro quadrato".