Argini del Foglia, ora parte l’abbancamento

Il Consorzio di bonifica procede con nuovi lavori dopo lo scempio del febbraio scorso che portò al taglio indiscriminato di 2000 alberi

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Ci risiamo. Si torna a parlare di argine del Foglia nell’area verde tra il ponte di via Ponchielli e il ponte di Porta Rimini. Si legge nella determina di Aspes, quale ente incaricato del verde pubblico, in risposta alla richiesta di procedere con i lavori avanzata dal Consorzio di bonifica: "Si proroga l’autorizzazione per l’occupazione temporanea dell’area verde pubblica, per l’esecuzione di lavori di adeguamento geometrico del corpo arginale, consistente nell’abbancamento temporaneo a seguito dello sfalcio vegetazionale e taglio selettivo (di selettivo c’era poco ndr) con inizio dal 29 settembre 2022 al 29 marzo 2023". Aspes autorizza, "facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti, azioni e ragioni di terzi, nonché altra vincolistica, l’Impresa di Costruzioni Mentucci Aldo srl che per conto del Consorzio di Bonifica delle Marche effettuerà le lavorazioni oggetto della presente autorizzazione, ad utilizzare parte dell’area verde pubblica Parco XXV Aprile, così come richiesto fino al 29032023. Al fine della buona conservazione delle componenti erbacee, arbustive ed arboree dell’area all’interno della quale si svolgeranno i lavori, è fatto obbligo dell’osservanza delle norme sul verde urbano. E’ fatto obbligo di non accedere nell’area in caso di terreno bagnato e di ripristinare lo stato dei luoghi alla fine dei lavori anche con riporto di terreno vegetale privo di materiali inerti grossolani". Delle due l’una: come si lavora sull’argine del fiume col terreno asciutto? E soprattutto, chi controlla se si passa al nuovo taglio indiscriminato di piante? Aspes mette in chiaro che l’inizio dei lavori sono stati comunicati anche alla Forestale. Ma nessuno dimentica come andarono le cose nel febbraio scorso, col taglio indiscriminato di alberi, alcuni secolari. Tanto che il committente dei lavori, il Consorzio di bonifica, col presidente Claudio Netti si sentì in obbligo di scrivere: "In merito ai recenti tagli avvenuti lungo l’argine del fiume Foglia, il Consorzio di bonifica ha disposto un’indagine interna per valutare l’accaduto. Nell’intervento fatto – dichiarò Netti - è stato adottato un modus operandi lontano da quello del Consorzio, che in questi anni si è sempre impegnato ad operare nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica della sostenibilità".

Chi controllava quel lavoro? E che cosa ha prodotto l’indagine del Consorzio? Zero risposte finora. Vennero abbattuti 2.000 alberi, quali pioppi bianchi e neri, salici, olmi, acacie, ailanti, sambuchi e biancospini arborei. E una miriade di alberi da frutto.

ro.da.