Arriva “Il silenzio grande“ Gioie e tormenti, sale dell’esistere

Da martedì prossim allo Sperimentale lo spettacolo di Gassmann

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Martedì prossimo al Teatro Sperimentale uno degli spettacoli più attesi della stagione. Fino a domenica 24 aprile andrà infatti in scena Il silenzio grande, lo spettacolo su testo di Maurizio De Giovanni (diventato anche un film di successo), che vede come protagonisti Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Pina Giarmanà, il pesarese Jacopo Sorbini e Paola Senatore guidati dall’intensa e originale regìa di Alessandro Gassmann. Uno spettacolo in due atti che ha già all’attivo oltre 150 repliche e il cui successo andrebbe diviso equamente tra autore del testo, regista e cast. E proprio in quest’ultimo spicca nel ruolo di protagonista Massimiliano Gallo.

Uno spettacolo che gira benissimo, di chi il merito?

"Di tutti mi creda. Direi che uno spettacolo magico; uno di quelli che ti capita ogni dieci anni e che ha un enorme successo, tanto che qualcuno dopo averlo visto ha continuato giorni dopo a scrivermi tanto ne era rimasto impressionato".

Cos’è nella commedia che crea così tanta magìa?

"Questo lavoro riesce ad esplorare perfettamente quelle che sono le dinamiche familiari con le sue contraddizioni, i conflitti, le cose dette e soprattutto quelle non dette; i sentimenti, i tormenti e proprio per questo riesce a creare un grande impatto emotivo in cui molti si riconoscono ritrovandosi nell’autenticità della vita".

Tanto ben riuscito da spingere Gassman a farne un film.

"Sì lo abbiamo presentato a Venezia e lo abbiamo girato con un altro cast. Devo dire che è stata una scommessa vinta da Alessandro che ha voluto fare un piccolo film ma che ha fatto incetta di premi con quattro ciak d’oro assegnati dalla critica: a me come miglior attore protagonista, a Gassman come regista e poi ai costumi e alla colonna sonora".

Ci parli del suo personaggio.

"Uno scrittore di successo, un personaggio riconosciuto dalla critica internazionale, che ha fatto della sua carriera e dei suoi premi un vanto e che attraverso il benessere crede di aver dato tutto a tutti. E invece è un padre che non si è accorto delle esigenze vere della sua famiglia, delle soddisfazioni reali del rapporto con i suoi figli, ottuso solo nel dare lustro, ottenere riconoscimenti, avere una posizione sociale. All’inizio non riesce a capire il motivo di questi atteggiamenti dei figli nei suoi confronti rispetto anche al rapporto che ha con sua moglie, soltanto alla fine del secondo atto comprenderemo il perché, con un colpo di teatro".

Meglio il film o lo spettacolo.

"Credo siano entrambi riusciti. E Alessandro è stato bravissimo. E’ un regista molto maturo con un grande senso estetico che ha come valore aggiunto il fatto di proteggere molto i suoi attori, essendolo lui stesso".

Teatro e cinema, dove si muove meglio Massimiliano Gallo?

"Un attore che si definisce completo deve essere capace di muoversi sul palco come sul set. In teatro ci vado in pantofole e il set per me è una palestra. E in un anno almeno tre mesi di teatro me li devo sempre concedere".

Claudio Salvi