Arriva il taser, paralizza per qualche secondo

Da ieri, è in dotazione alla polizia e ai carabinieri di Fano. Dal 30 maggio, alle forze dell’ordine di Pesaro e dal 6 a quelle di Urbino

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Da ieri, le pattuglie della polizia e quelle dei carabinieri di Fano, dispongono del taser. E’ una ’pistola’ ad impulsi elettrici che fa perdere i sensi per qualche secondo, il tempo necessario per consentire all’agente di procedere con le manette. Dice il questore Michele Todisco: "E’ in dotazione a tutte le pattuglie, sia della polizia che dei carabinieri. L’uso è regolato da criteri precisi e non derogabili, così come vanno colpite parti precise del corpo e non altre. Lo si utilizza dopo aver provato tutti i modi per contenere la persona. Dal 30 maggio saranno in dotazione anche a Pesaro e dal 6 giugno a Urbino. Prima di arrivare a dotare le pattuglie di questa arma, sono stati fatti corsi al poligono della durata di una settimana. In sostanza si può usare a di fronte alla probabile aggressione. Rappresenta un’arma e non può essere usata senza la necessaria preparazione. Riteniamo che possa rappresentare una valida risorsa nei momenti critici, quando la pattuglia si trova a dover fronteggiare più persone o una sola visibilmente alterate e aggressive. In quei momenti, di fronte alla probabile aggressione, si può utilizzare al meglio. L’effetto è di pochi secondi e non produce alcun tipo di conseguenza diversa dalla perdita di coscienza per alcuni secondi".

In metà province italiane è già utilizzata e ora il ministero degli interni sta ultimando le dotazioni alle questure ancora in attesa. La resistenza a pubblico ufficiale rappresenta uno dei reati più ricorrenti che portano quasi ogni giorno in carcere delle persone, magari ubriache o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, che si avventano quasi con immediatezza contro la pattuglia delle forze dell’ordine intervenuta sul posto. E questo comporta quasi sempre ecchimosi o lesioni per gli agenti costretti a ricorrere al pronto soccorso perché presi a pugni o a calci. Solo al termine della colluttazione, vera e propria, con l’arrivo di rinforzi, si riesce a contenere la persona e ad arrestarla.

Da qui, l’esigenza sempre più marcata di fermare col taser, prima di arrivare a subire i pugni, l’aggressività delle persone ubriache o violente che intendono sfuggire ad un controllo o ad una perquisizione. Per cui, da ieri, la polizia e i carabinieri di Fano si sentono più sicuri nell’intervenire in situazioni di pericolo e di resistrenza a pubblico ufficiale. Tra qualche giorno, lo saranno anche a Pesaro e ad Urbino.

ro.da.