REDAZIONE PESARO

Arte e capolavori della natura in mostra all’Orto Botanico

L’estate dell’orto botanico urbinate, come di consueto, sia anima di arte. Si inaugura lunedì alle ore 11 la prima di...

L’estate dell’orto botanico urbinate, come di consueto, sia anima di arte. Si inaugura lunedì alle ore 11 la prima di...

L’estate dell’orto botanico urbinate, come di consueto, sia anima di arte. Si inaugura lunedì alle ore 11 la prima di...

L’estate dell’orto botanico urbinate, come di consueto, sia anima di arte. Si inaugura lunedì alle ore 11 la prima di una serie di tre mostre che popoleranno le aiuole e i marciapiedi dell’antico spazio verde nel cuore della città. L’esposizione, dal titolo Strategie per evolvere. Piante insolite e scultura all’Orto Botanico di Urbino unirà per la prima volta una serie di sculture del maestro Giancarlo Lepore a ben tre collezioni private di piante che “soggiorneranno“ per una settimana tra le specie botaniche sempre presenti all’orto.

"Si tratta – spiega il prefetto dell’Orto, prof Andrea Pompa – di tre nuclei: il primo è un gruppo di piante grasse, che si sono evolute in un luogo estremamente inospitale, dove l’acqua non c’è, con strategie fisiologiche incredibili che hanno dato loro una struttura esterna che a noi piace molto esteticamente, in cui il fusto è appunto grasso per contenere più acqua e fa la fotosintesi, mentre le foglie sono spine per non essere mangiate. Il secondo gruppo sono le piante carnivore, che hanno scelto “il lato oscuro della forza“, ovvero di non essere pacifiche come tutte le altre, ma che uccidono per vivere solo loro. Usano come noi enzimi digestivi e hanno una chiusura a scatto delle foglie. La terza parte sono piante del territorio legate al botanico del ’500 Costanzo Felici da Piobbico, che ha studiato tutte le erbe usabili in cucina, comprese le “malerbe“".

Accanto a tutto ciò, ci saranno le sculture di Giancarlo Lepore che faranno da cornice a questa mostra allestita tra serra e spazi esterni. Opere dalla dimensione metamorfica, presenze visionarie nate da una dimensione interiore e selvatica che trova qui un terreno fertile. Prosegue Pompa: "Una mostra che vuole unire l’arte e l’insolita evoluzione di alcuni particolari tipi di piante. Visitabile a ingresso libero, le piante rimarranno fino al 27, mentre le sculture fino al 31 luglio. Poi, nei mesi successivi, avremo una mostra di sculture in legno di Toni Venzo e, a fine estate, un’altra mostra dell’Accademia di Belle Arti in collaborazione col progetto ‘Raffaello Metaverso’".

Giovanni Volponi