
Le diverse analisi della consigliera di centrodestra Marchionni e dell’assessore ai Servizi educativi. La prima: "La Torraccia non basterà, mancano i soldi". La seconda: "Col nuovo nido azzeriamo" .
di Solidea Vitali RosatiLa lista d’attesa c’è e conta almeno 69 bambini, sotto l’anno d’età, che sono rimasti senza un posto nei nidi comunali. Secondo l’assessore Camilla Murgia, per la quale il bicchiere è mezzo pieno, il problema non c’è: "in autunno le liste d’attesa saranno riassorbite". Ma quale autunno? Quello del 26/27 che verrà tra due anni poiché il riassorbimento previsto avverrà grazie all’apertura, nel quartiere della Torraccia, di un nido molto grande.
Ora seguite il ragionamento e capirete perché la consigliera comunale di centrodestra, Giulia Marchionni, la pensa all’opposto dell’assessore: per lei il bicchiere è mezzo vuoto; il problema c’è ed è anche grosso. "Ahimé – osserva Marchionni – mancheranno i soldi. Prendendo per buoni i numeri sulle iscrizioni, dubito che l’amministrazione comunale, avrà i fondi per riassorbire completamente la domanda di posti per chi ha meno di un anno di età. Inoltre il problema è grosso già da quest’anno se si pensa chi sono le 69 famiglie rimaste senza servizio". Chi sono? "Le più fragili, i cui figli a settembre avranno meno di 12 mesi e che saranno ancora nel marasma della riorganizzazione familiare, strette dalla pressante necessità di tornare a lavorare". Va dato atto, però che quasi quattro anni, fa la lista d’attesa dello 0-3 anni (piccolissimi; medi e grandi) contava 200 bambini fuori dalla porta di un nido comunale. Quindi è vero che il problema resta, ma è stato notevolmente ridimensionato. Per i medi e per i grandi – cioé per i bimbi che frequentano il nido comunale e hanno tra 1 e i 3 anni – l’amministrazione comunale rivendica di essere riuscita, già da quest’anno ad azzerare le liste d’attesa: "Nonostante sembrasse una chimera ci siamo riusciti" ha detto con orgoglio Murgia. Non è d’accordo Marchionni: "E’ stato detto avvalendosi di escamotage oratori quali il pubblicizzare l’assenza di esclusi dal servizio destinato ai bimbi tra 1 -3 tre anni di età. Ancora in molti si chiedono perché comunicare l’esito delle iscrizioni dei piccolissimi in tempi diversi dagli altri. Semplice – è l’opinione di Marchionni –: è stato fatto per propagandare. E’ stato detto per avere un titolo di giornale. Aggiungo poi che per i medi e per i grandi è ancora irrisolta la questione del potenziamento del tempo pieno con 45 bimbi in lista d’attesa".
Murgia osserva che i numeri devono essere presi come indicativi perché risentono di fluttuazioni significative. "Quest’anno sono arrivate 156 richieste per il servizio nido destinato a chi ha meno di un anno. Di queste domande 84 sono state ammesse e 69 sono in lista d’attesa –dice l’assessore –. Intanto sono numeri in netta crescita rispetto quelli degli anni passati: registriamo + 38 domande rispetto al 2024. Ciò è dovuto alla qualità dei nostri servizi educativi. Anche se in aumento, il trend delle domande è comunque paragonabile a quello degli scorsi anni ed è quindi prevedibile che le liste d’attesa saranno riassorbite in autunno". Cioè? "Nel 2024 – dice Murgia – le iscrizioni, a maggio, per la fascia 0-1 anni, sono state 118; di queste 68 sono state accettate; le rimanenti 50 sono andate a formare, a giugno, la lista d’attesa che però, a settembre (mese della graduatoria finale) si era assottigliata contando “solamente” 32 piccole e piccoli". Quindi? "In proporzione – osserva l’assessore – si può supporre che le rinunce per le iscrizioni all’anno 2025/2026porteranno la lista d’attesa da 69 a una quarantina. Non dico che la questione sia risolta, dico che l’ottimo lavoro fatto in questi anni per risolverla sta dando i frutti sperati: come previsto il nuovo nido azzererà la lista d’attesa". Per Marchionni così non sarà. Perché? "Per ragioni di soldi – osserva la consigliera –: al massimo saranno 15 i posti per i bambini sotto l’anno di età che verranno presi al nuovo nido della Torraccia. Altri 15 per i medi e altri 15 per i grandi. Quindi anche con un nuovo nido in città, la lista d’attesa conterà almeno 25 bimbi 0-1 anni fuori dalla porta. Per questo “annunciare che le liste d’attesa saranno azzerate“ è da irresponsabili".
Quanto grande sarà Torraccia? Sulla carta avrà una capienza di 90 posti totali, ma in base alla capacità di spesa dell’amministrazione fino ad ora resa nota, l’asilo “attiverà“ intanto tra i 45 e i 47 nuovi posti. Ogni bimbo, mediamente 0-3 anni, costa al comunale 10mila euro l’anno. "Il pubblico da solo non può farcela: è necessario cercare una sponda con i privati e con le aziende per gli asili interaziendali" conclude Marchionni.