Pesaro, assicuratore morto per malore fulminante. Spariti i soldi investiti da alcuni suoi clienti

Montecchio, l’avvocato di una famiglia presenterà un esposto. La direzione centrale di ‘Cattolica’ ha inviato anche gli ispettori

Assicuratore morto per malore fulminante, spariti i soldi dei clienti

Assicuratore morto per malore fulminante, spariti i soldi dei clienti

Pesaro, 5 febbraio 2023 – Ci sono alcuni clienti della Cattolica Assicurazioni, agenzia di Montecchio, che non sanno dove siano finiti i loro investimenti. Una sola famiglia avrebbe dato nelle mani dell’agente alcuni assegni per 500mila euro. Soldi che sembrano spariti, anche se una spiegazione non è escluso che possa ancora esserci. L’agente generale della Cattolica assicurazioni che aveva sottoscritto quel contratto era Patrizio Pierucci, deceduto improvvisamente il 15 novembre scorso all’età di 57 anni mentre stava per scendere dall’auto parcheggiata sotto il suo ufficio a Montecchio. Malore fulminante. Di lì a poco, la sede centrale della Cattolica assicurazioni ha affidato il portafoglio clienti, dietro compenso alla famiglia dell’agente, all’agenzia di Fano, che così ha iniziato a gestire i clienti di Montecchio. Il problema è che di lì a poco alcuni sottoscrittori e clienti dell’agente deceduto si sono presentati a Fano per conoscere l’andamento dei loro investimenti e valutare gli eventuali correttivi da apportare per garantire il capitale.

Ed è solo in quel momento, alla richiesta da parte dei nuovi agenti assicurativi di conoscere il nome e cognome dei sottoscrittori, che è stato scoperto qualcosa che non andava. Le persone non risultavano sottoscrittori di polizze vita alla Cattolica assicurazioni, come se non avessero mai investito. E questo non era possibile visto che avevano delle ricevute con timbro della Cattolica che testimoniavano il versamento fatto. Eppure non c’era traccia di quel denaro. "Abbiamo subito sottoposto la questione alla direzione centrale di Cattolica – spiegano i nuovi agenti di Fano – per accertare tutto quello che poteva essere accaduto. E da quel momento sono arrivati gli ispettori di Cattolica per ricostruire la movimentazione dell’agenzia di Montecchio. E’ certo che noi di Fano siamo totalmente estranei a fatti pregressi". Ignara anche la famiglia.

L’avvocatessa Anna Bartoli tutela tre sottoscrittori di polizze vita che avevano firmato il contratto con l’agente deceduto: "I miei clienti sono rimasti annichiliti quando gli è stato detto che i loro complessivi 500mila euro non risultavano in cassa né c’era un contratto a loro nome sottoscritto nel 2018. Hanno delle ricevute in mano che attesta la cifra versata attraverso assegni bancari ma leggendo bene si tratta di una ricevuta col numero di protocollo della sola proposta di contratto. Va detto che due anni fa, i miei assistiti hanno chiesto al Pierucci di svincolare 20mila euro da quell’investimento e li hanno ottenuti subito così come risulta attivata regolarmente la polizza assicurativa sulle auto e sulla casa. La famiglia di imprenditori che tutelo, pur essendo stata rassicurata dagli ispettori di Cattolica, ha deciso di procedere con un esposto alla magistratura perché valuti bene che cosa possa esser successo in quella agenzia di Montecchio, chi ha incassato gli assegni emessi dai miei clienti nel 2018 ma anche da altri e dove sia finito il denaro. Dispiace ovviamente che manchi l’unica persona che avrebbe potuto dare delle spiegazioni ma ci auguriamo che la compagnia assicurativa possa dare delle risposte chiare".

L’ufficio stampa centrale di Generali assicurazioni a Trieste (dove è confluita l’assicurazione nel mirino), ieri ha inviato questa nota: "Cattolica Assicurazioni precisa che, non appena venuta a conoscenza di quanto stava emergendo dopo la scomparsa del titolare della agenzia, si è immediatamente adoperata e si sta adoperando con i clienti per fornire loro tutta l’assistenza e la collaborazione utile a verificare la regolarità o meno di ogni posizione e, nel caso, farsi carico dei danni che dovessero effettivamente emergere".