Astraday sì o no? Gradara si ritrova nel caos

Organizzato per oggi, fino a ieri pomeriggio era stato confermato. Poi le varie comunicazioni hanno messo in discussione il piano

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Si fa, anzi no. Invece sì, ma per pochi. La storia sul vaccino Astrazeneca è arrivata anche in provincia, sponda Gradara. Oggi ci sarà l’Astraday, ma probabile che diventerà una giornata con pochissimi vaccini. "Potenzialmente ne abbiamo un centinaio ma non penso che venga più di tanta gente", aveva già detto nel primo pomeriggio di ieri il sindaco Filippo Gasperi. Tempo due ore e il Comitato tecnico scientifico si è espresso dopo la morte di giovedì di una 18enne a Sestri Levante, in provincia di Genova, per una trombosi forse – è stata aperta un’indagine – causata dal vaccino Astrazeneca. Ecco, proprio quel siero che "potrà essere somministrato soltanto a chi ha più di 60 anni. Per la seconda dose degli under 60 invece dovrà essere utilizzato Pfizer o Moderna", dicono dal Cts. E per oggi a Gradara in programma c’erano richiami anche per persone under 60 che avevano ricevuto la prima somministrazione da altre parti, oltre che dosi a disposizione per chiunque si volesse vaccinare.

Ma ora la fascia si restringe, tanto che al Palazzetto dello Sport in via Tavullia potranno andare solo over 60, che siano per la prima dose o per il richiamo. L’Astraday di Gradara è stato organizzato perché "ci sono dosi in abbondanza" del siero anglo-svedese, altrimenti l’hub gestito direttamente dai medici di famiglia, e aperto solo al sabato, questo weekend "doveva rimanere chiuso", come già accaduto il 5 giugno. Un’apertura straordinaria che quindi avrà pochissime partecipazioni. A meno che, come spiega l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, ci sia il Pfizer. "Mi aspetto pochissima gente", aveva confermato intorno alle 18:30 di ieri il medico di base Marco Caroli, sempre presente nelle altre giornate di somministrazioni a Gradara. "Non bisogna definirlo un Astraday – racconta – È una giornata di vaccinazione con Astrazeneca perché è quello che abbiamo e dobbiamo fare diversi richiami. Se da qui a domattina – oggi, ndr – non ci saranno nuove disposizioni, i richiami li faremo con Astrazeneca. Se un giovane però vuole vaccinarsi non glielo faccio. Se invece si presenta un 70enne sì".

Minuto più, minuto meno, e Saltamartini conferma il no all’utilizzo del vaccino Astrazeneca ai cittadini under 60. Che sia prima dose o richiamo non fa differenza. Stessa cosa per il Johnson & Johnson. Da lì partono gli avvisi ai punti vaccinali popolazione e ospedalieri, ma anche ai medici di medicina generale. "Non sprecare tempo", c’è scritto nella comunicazione. Quel tempo che ora servirà per riorganizzare in regione circa 7mila richiami Astrazeneca nella fascia under 50.

Nicholas Masetti