Augusto Schioccola, funerale a Fossombrone. Chiesa stracolma

Folla a Pian di Rose. A salutarlo anche i giocatori della 1ª squadra

Fossombrone, il funerale di Augusto Schioccola

Fossombrone, il funerale di Augusto Schioccola

Fossombrone (Pesaro e Urbino), 16 aprile 2019 - Era stracolma ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di Pian di Rose per l’addio ad Augusto Schioccola, il 19enne che venerdì sera ha perso la vita in un incidente stradale sulla provinciale 5. C’erano i suoi colleghi della Juniores della FC Forsempronese, squadra in cui Augusto militava nel ruolo di portiere. C’erano i ragazzi della prima squadra, capitan William Cecchini in testa. C’erano i suoi compagni della quinta classe del corso di marketing internazionale al Polo scolastico superiore Donati, coi quali a luglio avrebbe dovuto affrontare la maturità. C’erano i suoi amici del quartiere Borgo Sant’Antonio, a Fossombrone, coi quali ogni anno condivideva la gioia e la fatica del Trionfo del Carnevale. C’erano tutti gli altri suoi tantissimi amici, che hanno voluto offrire a lui e ai suoi genitori l’ultimo accorato saluto a un coetaneo che non dimenticheranno. C’erano naturalmente i compaesani di Pian di Rose nonché gli amici e i conoscenti di Fossombrone.

Per le istituzioni, poi, c’era il sindaco di Sant’Ippolito Stefano Tomasetti, portavoce del dolore dell’intera comunità per questa perdita ingiusta. Il segno distintivo di Augusto, come ha anche ricordato don Bruno Storoni nella sua omelia, erano il sorriso, la gioia di vivere, il gusto per la battuta bonaria. Non è un caso che tra le foto che di lui si trovano sui social non ce ne sia quasi nessuna in cui non sorrida. L’allegria e la bonomia sono le qualità per cui si faceva voler bene dalle persone, specie dai cuoi compagni di calcio, come ha pure ricordato il suo allenatore Massimo Rosati, che di lui ricorda soprattutto «il grande senso dell’umorismo».

Dal parroco don Bruno è venuto «un grandissimo abbraccio senza parole» a mamma Alessandra, a babbo Gianni e anche ad Augusto, «a nome di tutta la comunità, di quelli che sono qui e di tutti quelli che non hanno potuto esserci». In questo periodo pasquale don Bruno ha naturalmente richiamato il senso della fede cristiana, che è fede nella risurrezione, per la quale – ha detto - «Augusto è già nella luce di Dio e da lassù ci guarda e guiderà i nostri passi». Ma la fede non oscura il senso di perdita e di ingiustizia che si prova di fronte a una morte così prematura: «Come voi – ha infatti proseguito il parroco –, mi sono chiesto «Perché? Perché Augusto? Perché in quel modo». Non posso e non so dare una risposta. So solo che per la poca fede che ho la risposta viene dal mistero della vita e dal mistero della morte. E viene dalla parole che Gesù Cristo disse alla sorella di Lazzaro: «Tuo fratello vivrà, risorgerà, tu credi questo?»». Tra quanti hanno preso la parola per ricordare Augusto vanno anche citati la preside del Donati dottoressa Augello e il suo prof Denis Battisti, che ne hanno ricordato la disponibilità ad aiutare gli altri, l’intelligenza pronta e vivace, la battuta fulminante. Ultima a parlare la mamma Alessandra, che ha ha avuto la forza di ringraziare quanti hanno voluto testimoniare il loro affetto ad Augusto. La salma di Augusto Schioccola è stata tumulata nel cimitero di Sant’Ippolito.