Aule chiuse, Paolini attacca i burocrati

"Inaccettabile la scelta di non riaprire le elementari di Borgo Pace e di Monte Grimano terme. Dignità"

Migration

"In questo momento io sono dalla parte di Borgo Pace e Monte Grimano Terme e tutti i sindaci della provincia dovrebbero esserlo, dei comuni grandi come di quelli piccoli, perché a forza di togliere sassolini dall’entroterra questo prima o poi franerà e non sarà piacevole per nessuno". Nel pensiero di Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro Urbino e sindaco di Isola del Piano i "sassolini" sarebbero i servizi all’entroterra e, nello specifico, la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di non aprire le classi prime elementari nei due piccoli comuni. "Non è vero che due più due fa sempre quattro –continua Paolini–, c’è un equilibrio e un’armonia che non si possono deturpare o derubare, non può permetterselo nessuno perché la scuola per un paese è un luogo sacro e pensare solo a far quadrare i numeri è riduttivo. Per fortuna la scuola è fatta da insegnanti capaci e non da burocrati. La scuola non serve a farci diventare tutti medici, artisti o ingegneri ma a fare in modo che nessuno rimanga schiavo. Come possiamo dare a tutti pari opportunità se si sfiduciano i piccoli comuni e si tolgono servizi?"

"Le differenze tra chi vive in città e chi resiste nei piccoli comuni ci saranno sempre ma non possiamo ingigantirle: occorre dare servizi dignitosi al territorio che vuol dire rispettare le identità e le differenze non ragionare sullo spostare due bambini". Per Paolini è giunto il momento di fare fronte comune: "Nella società dei consumi non siano i piccoli comuni a pagare le inefficienze della società –è il suo appello–. Togliamo il destino dei territori dalle mani dei burocrati e torniamo a ragionare con una visione d’insieme, che guardi più il bene dei bambini e non i bilanci. Oggi vorrei dire che "siamo tutti Romina Pierantoni ed Elia Rossi", sindaci costretti a lottare per il loro territorio. Dobbiamo capire che non possiamo tutti affollarci ai margini delle città e che il ruolo di custode del territorio di chi vive le aree interne è prezioso ma non si può continuare a togliere dignità ai piccoli comuni. Se per far tornare i conti ci derubano anche della dignità chi può rimanere a vivere qui? Ben ha fatto la sindaca Pierantoni a scrivere al presidente Mattarella che in un recente discorso ha ricordato che le scuole chiuse sono una ferita per tutti".

Andrea Angelini