Avis , giusto premio ai ‘re’ delle donazioni

Saranno in 134 a ricevere il riconoscimento. Domani cerimonia in Prefettura,. nel Salone Metaurense

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Conto alla rovescia per la 7ª edizione di "100 volte grazie", l’evento di premiazione rivolto ai donatori Avis più assidui del territorio. L’iniziativa, che si svolge ogni quattro anni, assegnerà il riconoscimento a tutti i donatori delle 35 Avis comunali che abbiano effettuato almeno 100 donazioni nel quadriennio 2019-2022. A presentare l’appuntamento sono stati il presidente della Provincia Giuseppe Paolini e il presidente provinciale Avis Hermann Graziano, affiancati dal segretario provinciale Avis Filippo Madau e dalla dipendente Avis provinciale Silvia Paiardini. La cerimonia è in programma domani, alle ore 10, nel salone Metaurense del Palazzo Ducale, sede della Prefettura, alla presenza di tutti i presidenti delle Avis comunali e dei rispettivi sindaci o delegati, oltre che dei vertici di Avis Marche, e dei rappresentanti di istituzioni e forze armate provinciali. Non solo: "La mattinata – spiega Graziano – vedrà la partecipazione dell’ensemble di fiati ‘I Giovani Rossiniani’ diretti dal maestro Vincenzo Piaggesi. Nove giovani allievi del conservatorio ‘Rossini’ degli ultimi anni accompagneranno così la cerimonia di premiazione. La novità è il restyling del premio che sarà assegnato ai 134 donatori, rinnovato con una nuova forma stilistica volta a legare i simboli dell’Avis e della gratitudine. "A quasi 30 anni dalla costituzione di questa manifestazione – spiega il presidente provinciale Avis – vogliamo ricordare tutte le persone che ci hanno lasciato in questi anni di pandemia".

Resi noti anche i numeri su scala provinciale: tra gennaio e ottobre del 2022 sono state 17.210 le donazioni (12.921 di sangue intero; 4.289 di plasma e altro), dato sostanzialmente in linea nel raffronto con l’anno precedente. Mentre nel 2021 sono state registrate 20.830 donazioni (con un incremento del 2.5 per cento sul 2020) con 12148 donatori. "La spinta di altruismo è stata incessante. Durante la pandemia abbiamo perso solo 500 donazioni – commenta Graziano -. a fronte di una realtà marchigiana che ha registrato complessivamente 5mila donazioni in meno. Questo significa che lo spirito di solidarietà si è mantenuto alto nel territorio". Non solo: "Nel dato di quest’anno, dove tutto è ripreso, il trend si è normalizzato riportandosi in linea con il passato. Ma con la riapertura delle chirurgie crescono anche i fabbisogni: quindi c’è bisogno di riportare all’attenzione la donazione di sangue e di plasma", conclude il presidente provinciale Avis.