Urbino, è morto l’avvocato Massimo Bedini

Era popolarissimo per i suoi molteplici interessi

Massimo Bedini

Massimo Bedini

Urbino, 10 luglio 2018 - E’ scomparso nella mattinata di ieri Massimo Bedini, avvocato urbinate straordinariamente conosciuto e apprezzato: tantissimi amici, colleghi, conoscenti hanno dimostrato un profondo sconforto per la sua mancanza, avvenuta dopo una lunga malattia, e si sono così stretti al dolore dei genitori, della sorella e di chi lo ha amato.

Laureato all’Università degli Studi di Urbino in Giurisprudenza, il 16 ottobre prossimo Bedini avrebbe compiuto 50 anni: avvocato penalista, civilista e cassazionista, aveva da 20 anni lo studio a Fossombrone in corso Garibaldi; riceveva la stima di tutti i colleghi, dei magistrati e di chiunque si trovasse a lavorare con lui. Membro della Camera Penale, dal 2006 era membro del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Urbino e attualmente rivestiva la carica di tesoriere: «La nostra conoscenza partiva da fuori delle aule del Tribunale – racconta il presidente dell’Ordine degli avvocati Giuseppe Recupero –: anche se io avevo qualche anno di più, lo conoscevo da vecchissima data. In seguito, l’ho incontrato prima come collega e poi per anni come consigliere dell’Ordine, quando io ero segretario, e nella mia presidenza anche come tesoriere. Ogni parola per ricordare Massimo sarebbe poca cosa: era una persona a modo, un eccellente avvocato, un uomo che era troppo forte per lasciarsi andare alle emozioni, era determinato, orgoglioso. Ha lottato fino alla fine come un leone con questo nemico tremendo che lo ha preso, sempre con tenacia e forza. Io l’ho sentito fino alla scorsa settimana e conserverò per tutta la vita questi ultimi messaggi. E’ un dolore grandissimo».

«E’ venuto da noi a fare il praticantato e poi è rimasto in studio con noi – racconta Maurizio Binotti, collega e compagno di ufficio per 10 anni –. Quando mio padre è morto, si è seduto sulla sua sedia e io ne sono stato molto orgoglioso. Massimo è diventato quell’avvocato straordinario che prometteva di essere fin da giovane». Massimo Bedini era una persona «con il sole dentro»: sempre affabile, sempre con un saluto e soprattutto sempre con un sorriso luminoso per tutti, uno che sembrava affrontare la vita con positività, con entusiasmo, un professionista validissimo e preparato, ma con la capacità di coniugare le conoscenze del diritto con l’umanità e la gentilezza che erano innate in lui e che lo rendevano davvero una persona speciale e completa nel migliore dei modi.

Membro del Rotary Club di Urbino, Bedini era animato da tante passioni: fin da ragazzo aveva amato il mondo dello sport e si era dedicato con serietà e successi al karate, disciplina di cui negli anni era diventato anche maestro; da tempo aveva dimostrato la sua sensibilità anche nell’arte della fotografia, lasciando tracce dei suoi scatti agli amici e a chi condivideva questo interesse, sempre con raffinatezza e ricerca di una perfezione naturale, mai costruita o artefatta; con le sue fotografie sapeva cogliere i sentimenti che erano nelle persone ritratte e molti dei suoi amici ieri hanno pubblicato queste foto sui social, lasciando un pensiero per lui. La camera ardente, allestita a fianco dell’ospedale di Fossombrone, sarà aperta anche oggi. I funerali di Bedini avranno luogo domani (mercoledì 11) alle 10,30 nella chiesa della SS. Annunziata; seguirà la tumulazione al cimitero di San Bernardino.

l. o.