ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Azienda dissequestrata. "Ma intanto ha chiuso"

Un’assoluzione perché i fatti non sussistono e la revoca del sequestro preventivo dell’azienda e dei conti correnti bancari. E’ l’epilogo...

Un’assoluzione perché i fatti non sussistono e la revoca del sequestro preventivo dell’azienda e dei conti correnti bancari. E’ l’epilogo...

Un’assoluzione perché i fatti non sussistono e la revoca del sequestro preventivo dell’azienda e dei conti correnti bancari. E’ l’epilogo...

Un’assoluzione perché i fatti non sussistono e la revoca del sequestro preventivo dell’azienda e dei conti correnti bancari. E’ l’epilogo stabilito ieri dal tribunale di Rimini per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto due pesaresi, difesi dall’avvocato Marco Defendini. Si tratta di Giuseppe Di Guido, all’epoca dei fatti 21enne, titolare della ditta D.G. Vapor, e suo padre Luigi Di Guido, inquadrato come collaboratore familiare. La ditta era specializzata nelle sanificazioni di autovetture e di ambienti interni e, a seguito delle indagini della Guardia di Finanza di Rimini, aveva subito il sequestro preventivo dell’azienda e il blocco dei conti correnti bancari. La Procura aveva ipotizzato l’accusa di trasferimento fraudolento di valori e di autoriciclaggio. Avrebbero consentito a un terzo di diventare socio occulto della ditta con la costituzione di un autonomo ramo di azienda per la sanificazione di esercizi commerciali. Il terzo era conosciuto come promotore di contratti di telefonia, luce e gas, ritenuto erroneamente un loro parente e in passato sottoposto a misura di sicurezza personale e ipoteticamente sottoponibile a misura di sicurezza patrimoniale. Secondo l’accusa i due avrebbero consentito al loro presunto "socio occulto" di percepire proventi "in nero" per alcuni lavori di sanificazione effettuati nella zona di Rimini. I fatti risalgono al 2020 in piena emergenza Covid. La Procura aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per entrambi con conseguente confisca di quasi 10mila euro. "A causa del sequestro preventivo e del blocco dei conti correnti bancari la ditta D.G. Vapor è stata costretta a chiudere l’attività con gravissimo danno per noi – spiegano Giuseppe e Luigi Di Guido –. Oggi la giustizia ha riconosciuto la nostra estraneità ai fatti. Anche il terzo, assistito dall’avvocato Antonio Pasquale Pelusi è stato assolto.