Pesaro, svuota il conto e si intesta la casa. Badante smascherata dalla Finanza

Ucraina denunciata per circonvezione di incapace e appropriazione indebita ai danni di 90enne pesarese

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Pesaro, 6 maggio 2021 - Prima gli ha svuotato il conto corrente, poi, dopo la sua morte, ha redatto un testamento olografo falso e si è dichiarata erede universale, intestandosi la proprietà di un appartamento e di un garage. A farle saltare il piano sono però arrivati gli uomini della Guardia di Finanza di Pesaro che hanno denunciato per circonvenzione di incapace e appropriazione indebita L.T., badante ucraina di 73 anni. La donna è accusata di essersi impossessata di soldi e beni di un 90enne artigiano pesarese, morto lo scorso ottobre.

Le Fiamme gialle hanno sequestrato circa 60mila euro (pari alle somme che si sarebbe intascata la badante) e i due immobili. Dalle indagini è emerso che circa 38mila sono stati spediti ad alcuni connazionali in Ucraina, tramite agenzie di money transfer.

E’ il 2012 quando la donna prende servizio in casa dell’uomo, il quale aveva bisogno di assistenza continua a causa di una grave malattia degenerativa. Tutto fila liscio, almeno per i primi anni. La badante si occupa dell’artigiano e della casa (che si trova in via Togliatti). Ha la delega a usare il conto del suo assistito nel quale, all’epoca, c’erano quasi 200mila euro.

Ma dopo un po’, quando i rendiconti arrivano tra le mani dell’amministratore di sostegno (che è il figlio della moglie dell’anziano), questo si accorge che qualcosa non torna. Denuncia il caso alla procura di Pesaro e partono le indagini della Guardia di finanza. I sospetti dell’amministratore vengono confermati nel giro di poco. Si scopre che la badante, oltre a prelevare i soldi per il sostentamento dell’anziano, ha preso in più volte nell’arco di anni, somme da mille o duemila euro, fino ad arrivare a 60mila, per spese che non avevano nulla a che fare con l’attività di accudimento del 90enne, di cui 40mila circa mandati in Ucraina.

Nel frattempo, a ottobre scorso, l’anziano muore. Ed ecco che compaiono le ultime (ma false) volontà del defunto. Nei giorni successivi al decesso, la badante si presenta da un notaio pesarese con un testamento olografo, in cui era previsto il trasferimento a suo favore dell’appartamento e del garage dell’anziano.

Ma agli occhi degli inquirenti salta subito evidente che la data dell’atto, scritto in stampatello, è successiva a quella indicata nel verbale della commissione medica che aveva riconosciuto la totale incapacità dell’anziano. Non solo. La donna ha presentato la dichiarazione telematica di successione all’Agenzia delle entrate, con l’indicazione di essere unica erede, quando in realtà quella unica e vera era un’altra, e cioè la nipote, figlia della sorella dell’anziano. La Finanza ha fatto luce sulle manovre illecite della ucraina e l’ha denunciata. La 73enne abiterebbe ancora nella casa del 90enne. Ma l’amministratore le ha già preparato lo sfratto.

E.Ros.