MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Banca d’Italia, nuova asta. Può essere la volta buona. Immobiliaristi in azione

Prezzo di due milioni e 600mila euro per l’ex filiale tra via Rossini e via Marsala. Finora non se n’è fatto nulla, ma ci sono i margini per una svolta.

L’ex sede della Banca d’Italia

L’ex sede della Banca d’Italia

Bella e impossibile? Per come sono andate le cose fino adesso, si direbbe di sì. Ma Banca d’Italia torna alla carica per la vendita dell’immobile, la ex filiale angolo via Rossini via Marsala. Uffici che vennero chiusi nel 2016. E’ partito il bando e i termini per la presentazione delle offerte scadono il 13 agosto, fra poco più di un mese. Il prezzo stabilito è di 2 milioni e 600 mila euro. Si tratta di una costruzione degli anni Sessanta e chi vuole partecipare deve versare un anticipo del 10%, come deposito cauzionale pari 260mila euro. Molti stanno valutando l’immobile per la sua posizione strategica perché è a duecento metri da piazza del Popolo e a due-trecento metri dalla Palla di Pomodoro. Hanno studi, valutazioni e planimetrie anche immobiliaristi come Paolo Tesei, un pesarese da anni residente a Londra. Poi alcune cordate locali, però ancora nessuno pare abbia staccato l’assegno di 260mila euro. Ma anche Banca d’Italia assicura che c’è fermento.

Intanto l’amministrazione comunale sta alzando le antenne perché su questo edificio ci aveva lasciato gli occhi anche la Provincia, ma poi il presidente Giuseppe Paolini ha fatto marcia indietro. Ufficialmente perché i costi di ristrutturazione erano alti e lo stabile non ha le certificazioni antisismiche, come il 99% degli immobili della città.

Alza le antenne anche il Comune "perché spero – dice il sindaco Andrea Biancani – che la sede dell’ex Banca d’Italia sia finalizzata per spazi pubblici e per uffici e di questo spero tenga conto il ministero della Finanze". Ma il pubblico ha sempre fatto marcia indietro perché oltre la Provincia aveva messo nel mirino il palazzo anche l’ufficio delle Dogane, ora in affitto in via Cecchi. Il bello e il brutto di questa struttura all’angolo di via Rossini, è la distribuzione interna degli spazi. Sono in totale 3800 mq, di cui 2100 sono accastati come direzionali e uffici, altri 1200 come residenziali: gli appartamenti per direttore, vice, cassiere e custode (4 in totale e tutti di gran lusso...), più palestra, 4 soffitte, un sottotetto uso deposito. Corridoi di 4 metri di larghezza. Poi il secondo e il piano terra dove c’erano gli sportelli e l’ampip salone. Nel conto anche il piazzale davanti all’Astra. L’interrato con le stanze blindate ha anche una decina di posti auto, con entrata via Marsala, sia per accedere ai garage e sia per salire negli appartamenti. Un giano bifronte, questo immobile, con rifiniture in marmo che da sole valgono un appartamento: il business sono i 1200 metri residenziali, il problema è il resto. Chi compra cosa ci realizza con il piano terra e il secondo piano? Sulla base delle manifestazioni d’interesse che verranno presentate, Banca d’Italia darà la risposta entro il mese di settembre.

m.g.