Bancarotta, assolto Andreoni

Bancarotta,  assolto  Andreoni

Bancarotta, assolto Andreoni

Condannato in primo grado per bancarotta documentale, con l’accusa di aver fatto sparire i libri degli inventari e altri illeciti, l’altro giorno si è visto ribaltare il quadro dalla Corte d’appello di Ancona. Assolto da ogni addebito Andrea Andreoni (foto), 53enne, residente a Mondolfo, che, come consigliere di amministrazione, era stato travolto dal crac della Marotta Macchine, società con sede a Fano, dichiarata fallita dal Tribunale di Pesaro a novembre 2014. Il titolare dell’azienda aveva fatto perdere le proprie tracce, lasciando i creditori all’asciutto. E Andreoni e gli altri consiglieri, nei guai. L’imputato era stato accusato, insieme agli altri, di aver distratto più di 600mila euro dalle casse dell’impresa. Due consiglieri hanno patteggiato, Andreoni è andato a processo. E dopo aver incassato la condanna di primo grado, l’altro giorno è arrivata l’assoluzione dell’appello. L’avvocato Matteo Mattioli, che lo ha difeso con Arturo Pardi, ha dimostrato come il suo assistito rivestisse un ruolo commerciale e non apicale, privo di deleghe decisionali. "Sono felice perché quelle accuse non appartenevano al mio essere uomo – ha commentato Andreoni -. Devo però ammettere che il risultato raggiunto é merito, oltre che dei miei legali e dei periti, anche delle persone preparate che ho incontrato lungo questo percorso. Anche chi mi ha giudicato, dalla procura ai giudici, è sempre stato oggettivo e imparziale. Hanno operato con rispetto. E alla fine la verità viene sempre a galla".

e.ros.