Pesaro, tolta la bandiera issata da un’ucraina

Mariana Yolych, gestore della cooperativa ‘Fabi’ a S. Maria delle Fabbrecce: "L’avevo appesa fuori. Sabato è sparita, pensavo al vento o a un furto, ma l’aveva rimossa il vice presidente Marzio Mengucci"

La bandiera dell'Ucraina

La bandiera dell'Ucraina

Pesaro, 12 aprile 2022 - Mariana Yolych, 48 anni, ucraina della zona di Leopoli, in Italia da circa vent’anni, è indignata: "Hanno rimosso la bandiera ucraina che avevo appeso nel circolo che gestisco".

Il circolo in questione è la cooperativa "Duilio Fabi" di Santa Maria delle Fabbrecce, adiacente alla sede locale del Pd, dove si gioca anche a bocce. E a rimuovere la bandiera è stato, dice Mariana, "Marzio Mengucci, vice presidente della cooperativa e già esponente del Pd locale. Ma non voglio farne una questione politica, non mi interessa. Mi sento ferita per quello che è accaduto, profondamente ferita come persona e come ucraina in particolar modo". Tutto comincia due settimane fa quando, racconta Mariana, "alcuni clienti della cooperativa che gestisco, mi hanno regalato una bandiera ucraina. E’ stato un gesto di grande affetto, uno dei tanti che ho ricevuto dalla comunità pesarese che mi ha sempre voluto bene, specie in questi momenti. Così ho pensato di appendere la bandiera fuori dalla cooperativa. Sono salita al piano superiore, dove c’è anche il magazzino in cui tengo gli attrezzi da lavoro e sono entrata nel locale dove c’è sempre la porta aperta. Quindi ho appeso la bandiera all’esterno, in modo che tutti la vedessero sulla strada".

Un gesto che non è passato inosservato: "No, grazie a quel gesto tante persone hanno espresso solidarietà a me e al mio Paese brutalmente aggredito dai russi. Tanti pesarese, clienti del bar, ma non solo, anche ucraini di passaggio e che vedendo la bandiera appesa sono entrati nel locale per conoscermi e che in quel gesto hanno toccato con mano la solidarietà di tutti noi verso quella tragedia".

Sabato però , la brutta sorpresa: "La bandiera non c’era più. Ero sconvolta, non sono riuscita a lavorare per l’angoscia. Ho chiesto al presidente del circolo Giuseppe Giorgi, Bibi, una persona speciale, cosa potesse essere accaduto. Abbiamo pensato al vento o a un furto, ma poi quando siamo saliti, abbiamo trovato l’asta spezzata e lì ho provato un profondo dolore, qualcosa che non potete capire. Ero disorientata. Chi poteva avere fatto un gesto del genere?". Glielo ha detto lo stesso presidente del circolo: "E’stato Marzio Mengucci. Me lo ha detto – afferma Giorgi – e l’ha voluta togliere anche se io non ero d’accordo, non pensavo fosse il caso, visto quello che sta succedendo. Io l’avrei lasciata al suo posto, anche se rispetto il parere di tutti, anche il suo".

Per Mariana è stato un affronto: "Sì, il modo in cui è avvenuto, cioé spezzando l’asta, è stato per me un grande dolore. Mi sono sentita indignata, mi sono chiesta come fosse stata possibile una scelta del genere. Ho pensato a una rivalsa personale, non so, ma anche questo non m i interessa, resta il gesto". Nel tardo pomeriggio di ieri lo stesso Marzio Mengucci, papà dell’ex assessore Sara, ha riportato la bandiera ucraina spezzata al presidente della cooperativa, sostituendola con una bandiera della pace che ora sventola fuori dalla cooperativa.