"Il Bando accoglienza della Regione Marche è un ottimo strumento per sostenere i progetti di promozione turistica messi in campo da associazioni ed enti locali. Ma così come è, visti i contributi esigui che sono stati riconosciuti per importanti progetti (rispetto a quelle che sono stati gli investimenti) non va bene". A dirlo è Davide Ippaso, direttore della Confesercenti di Pesaro, che commenta i risultati della pubblicazione delle graduatorie del Bando Accoglienza 2024. Da anni la Regione, attraverso questo bando, sostiene infatti la realizzazione di attività e progetti capaci di valorizzare i territori, per migliorarne la qualità dell’offerta turistica e incrementare le presenze in arrivo sia dall’Italia che dall’estero. Quattro erano quest’anno le linee d’azione del bando, una dedicata ai grandi eventi, una legata ai progetti inerenti cammini ed itinerari, una relativa agli investimenti turistici infrastrutturali ed una dedicata ai progetti locali d’accoglienza turistica. Ippaso fa riferimento proprio a quest’ultima linea d’azione, per cui presentato un progetto, poteva essere riconosciuto un contributo fino al 50% delle spese sostenute (e poi rigorosamente rendicontate al termine dell’evento). "Tutti gli enti che hanno partecipato al bando con un progetto di valorizzazione turistica – dice – non l’hanno fatto di certo per guadagnarci, ma soltanto per poter avere un contributo e rientrare almeno in parte delle spese sostenute. Il bando prevedeva una copertura delle spese fino al 50% ma in molto casi, a fronte delle uscite presentate, è stato riconosciuto il 10%".
Il direttore della Confesercenti prende come esempio i progetti che ha presentato la Confesercenti, come l’evento realizzato in occasione del campionato europeo Maxibasketball Fimba che si è tenuto questa estate a Pesaro e la festa dedicata alla Moretta Fanese. "Questo è un discorso che riguarda tutti, non soltanto la Confesercenti, ma anche i Comuni che hanno partecipato al bando – aggiunge Ippaso –. Con questi contributi gli enti che hanno presentato i progetti, andranno in difficoltà, perché qui si sta parlando di coprire le spese e non di guadagnare. In più, con queste condizioni, i prossimi anni saranno costretti a non realizzare più iniziative importanti di promozione turistica. Qui il problema è che per accontentare un po’ tutti alla fine si è creato un problema a tutti. Per questo – dice – chiediamo alla Regione Marche di trovare una soluzione per rimpinguare i fondi a disposizione per questo bando, dando l’opportunità agli enti di lenire le perdite. Inoltre, tenendo conto dello storico delle domande ricevute, chiediamo di pensare ad un fondo congruo per il prossimo anno e se necessario anche di mettere norme più stringenti sulla partecipazione. Probabilmente la Regione non si aspettava tutte queste domande, ma la nostra è una richiesta di aiuto che speriamo venga accolta".
ali.mu.