Barca a vela per disabili Il sogno prende il largo

Sabato e domenica iniziative per raccogliere fondi da destinare al progetto che favorisce l’inclusione

Il sogno è realizzare una barca scuola accessibile a tutti i disabili, non solo a quelli in grado di camminare. Una barca a vela inclusiva, spiaggiabile, tecnologica e sostenibile, realizzata con materiali di riciclo, per ampliare il progetto di ‘vela terapia’ avviato 20 anni fa con l’associazione Genitori Sindrome di Williams. E’ un investimento di almeno 35mila euro, quello per la realizzazione del prototipo di ‘Malupa 5.0’ (così si chiamerà la barca dai nomi dei tre ideatori) che nasce dall’idea di Marco Lorenzetti, segretario nazionale della Tridente Class e vicepresidente della X Zona FIV, dalle mani di Luca Bracci, imprenditore del Cantiere Nautico Adriatico di San Mauro Pascoli, e dal disegno tecnico di Paolo Giordano, yacht designer – Pgyd. A finanziarlo per ora c’è la Rotary Foundation che grazie ai suoi club del territorio ha pensato a un evento benefico di raccolta fondi, denominato "La vela che unisce", che si svolgerà a Fano sabato e domenica.

"Il progetto è in linea con il motto ’la diversità è un fatto, l’equità è una scelta e l’inclusione è azione’ - hanno spiegato tutti gli attori coinvolti - e si prefigura come soluzione valida e innovativa, per ridurre le diversità, garantire l’equità e favorire l’inclusione". Una volta realizzato, il prototipo dell’imbarcazione verrà affidato all’associazione "La Fabbrica dei Sogni", che si occuperà della sua gestione e manutenzione, mettendola a disposizione dei circoli velici che ne faranno richiesta. Le iscrizioni alla veleggiata sono ancora aperte, basta compilare entro oggi l’apposito form sul sito www.rotaryclubfano.itlavelacheunisce Tiziana Petrelli