Barista di Gabicce Mare truffato per 900 euro

Finto dipendente della procura di Milano si fa dare quasi 900 euro da un barista facendogli credere che era a processo per non aver pagato l’abbonamento alla rivista della Polizia di Stato. Condannato a 8 mesi di carcere per truffa. L’imputato è un 53enne di Milano. Il fatto risale a un paio di anni fa. Un giorno la vittima, un 47enne barista di Gabicce Mare, riceve una telefonata da un uomo che si presenta come dipendente della procura meneghina. "Lei è a processo a Roma perché non ha disdetto secondo la corretta procedura l’abbonamento alla rivista della Polizia di Stato. Abbonamento che si è così rinnovato e di cui lei non ha più pagato le rate", si sente dire dalla voce al telefono. Il pesarese resta perplesso. In passato si era realmente abbonato alla rivista della Polizia, ma di certo non pensava a un rinnovo automatico.

"Ho parlato col giudice di Roma – continua il finto dipendente della procura – il quale ha detto che se lei fa subito un bonifico di 897 euro, il reato si estingue e il caso è chiuso". Il 47enne si precipita a inviare la somma. Più tardi racconta alla moglie quello che gli è successo. Ma la donna sente subito puzza di bruciato. Capisce che si tratta di una truffa. Idem, a quel punto, anche il marito. Che fa denuncia e le indagini portano al 53enne di Milano. Si scopre che l’uomo ha già precedenti per furto e minacce. Finisce a processo a Pesaro e ieri, difeso dall’avvocato Stefania Calma, è stato condannato a 8 mesi. Il barista, invece, non si è costituito parte civile per provare a recuperare i suoi soldi. L’avvocato Calma ha già annunciato appello. "Ci sono molti punti che le indagini non hanno chiarito – ha spiegato – non hanno verificato se quella somma sia davvero finita nel conto corrente del mio assistito, né se il numero di cellulare da cui è partita la chiamata fosse il suo".

e. ros.