Fano, 18 luglio 2023 – A Fano si torna a sognare la Basilica di Fano di cui Vitruvio parla nel De Architectura. Ed è un sogno sempre più vivido e concreto. Dopo appena tre settimane dalla ripresa degli scavi nell’ex cantiere edile del centro storico, gli archeologi hanno fatto un’altra importante scoperta portando alla luce i resti di un pilastro.

In particolare la Soprintendenza fa sapere che "un pilastro in calcestruzzo del diametro di 90 centimetri è stato trovato nel sito archeologico dove si ipotizza la presenza della Basilica di Vitruvio. Dopo i pavimenti in marmo e le strutture murarie, il nuovo ritrovamento conferma l’esistenza di un imponente ed importante edificio dell’epoca".
"I pilastri – precisa l’archeologa della Soprintendenza Ilaria Venanzoni, responsabile degli scavi –, in base a quello che scrive Vitruvio, dovevano essere ‘post columnas’, cioè posizionati dietro le colonne, che però al momento, non sono state ancora ritrovate". Gli scavi ovviamente vanno avanti per cercare di portare alla luce più materiale possibile. Venanzoni è sempre stata convinta, fin dall’inizio, che quell’area avrebbe regalato ulteriori scoperte. E infatti la Soprintendenza fa sapere che "gli archeologici e gli esperti continueranno i lavori per recuperare ulteriori elementi che portino a capire identità e storicità dell’edificio. Si spera sia davvero la celebre Basilica di Fano" di cui finora si era perfino messa in dubbia la reale esistenza.
In via Vitruvio i primi resti di un importante edificio di epoca romana, la presunta Basilica, sono emersi a marzo di quest’anno, mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione di un vecchio edificio di via Vitruvio. In quella occasione erano venuti alla luce muri, conservati in altezza per circa 2 metri e con uno spessore di 5 piedi romani (1,50 metri), rivestiti in malta di calce e lastre di marmo.
In quella prima fase di scavi era stata ritrovata della pavimentazione in marmo d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto. Tra i materiali recuperati anche il frammento di una iscrizione su marmo che riportava su due righe le lettere V e I e tracce della ‘rubricatura’, ovvero della colorazione in rosso dei solchi delle lettere incise. A seguito di quei primi ritrovamenti, il ministero della Cultura aveva stanziato 40mila euro per proseguire gli scavi. Vista l’importanza della scoperta si parlò perfino della visita a Fano del ministro Gennaro Sangiuliano.
A distanza di quattro mesi via Vitruvio riserva nuove sorprese: il ritrovamento del pilastro è una conferma dell’importanza del sito archeologico che ricordiamo è a pochi passi dagli scavi di di Sant’Agostino e dall’area archeologico del teatro romano.