ELISABETTA FERRI
Cronaca

Basket City senza casa. Il triste esilio della Vuelle. Ipotesi Ancona per la sfida clou

Vitrifrigo Arena occupata dalla Tecnocasa: il club biancorosso alla fine ha dovuto arrendersi. Si gioca domani o sabato: in ballo il PalaRossini, Jesi, Rimini e Forlì. Oggi entro le 12 l’ufficialità.

Vitrifrigo Arena occupata dalla Tecnocasa: il club biancorosso alla fine ha dovuto arrendersi. Si gioca domani o sabato: in ballo il PalaRossini, Jesi, Rimini e Forlì. Oggi entro le 12 l’ufficialità.

Vitrifrigo Arena occupata dalla Tecnocasa: il club biancorosso alla fine ha dovuto arrendersi. Si gioca domani o sabato: in ballo il PalaRossini, Jesi, Rimini e Forlì. Oggi entro le 12 l’ufficialità.

Questa è Basket City. Ma, alla fine di due giornate surreali, la Vuelle ha dovuto arrendersi: la partita decisiva della stagione dovrà disputarla in esilio. Uno smacco. La società si è trovata incastrata in una situazione kafkiana: domenica scorsa ha vinto a Verona l’ultima partita di stagione regolare del campionato di A2, guadagnandosi il fattore campo per la sfida cruciale, utile a tener vivi i sogni di playoff. Ma non ha il campo. La Vitrifrigo Arena, infatti, è occupata dalla convention europea di Tecnocasa e tornerebbe disponibile soltanto il 4 maggio.

Il cub ha provato a chiedere lo spostamento della gara, suggerendo di tornare alle date originali indicate dalla Lega Nazionale Pallacanestro per i play-in (4 e 7 maggio). E lunedì mattina, nel corso di una telefonata partita da Roma, il presidente Valli aveva avuto la rassicurazione che avrebbero potuto giocare domenica, come richiesto; ma solo poche ore dopo la Fip ha gelato la società inviando la comunicazione ufficiale in cui si indica la data del 1° maggio alle ore 18, con campo da definire. La Vuelle convinta di aver subìto un danno, è arrivata a un passo dal decidere di non giocare la partita di ’spareggio’ contro Torino. Ma alla fine ha dovuto cedere ed entro le 12 di oggi dovrà comunicare a Fip ed Lnp campo di gioco e data.

La scelta del campo è ancora in ballo, dopo aver vagliato diverse ipotesi: quella più probabile è il PalaRossini di Ancona, che sarebbe libera sia il 1° che il 3 maggio; a Jesi invece si potrebbe giocare solo sabato. Al vaglio anche Rimini, ma in questo caso la Questura romagnola ritiene inappropriata l’ipotesi per i precedenti stagionali temendo tensioni fra le tifoserie. In lizza ci sarebbe anche Forlì.

Per quanto riguarda la data, la possibilità di posticipare a sabato 3 maggio sta bene anche a Torino: ci sarebbe più tempo sia per prepararsi alla partita che per vendere i biglietti. A scanso di equivoci, la società piemontese ha prenotato un pullman per le 14 di oggi nel caso la data resti quella indicata dalla Fip e debba mettersi in marcia oggi stesso alla volta delle Marche. Chi passa il turno è atteso poi a Bologna dalla Fortitudo, dove si dovrebbe giocare martedì 6 maggio, sempre con la formula della partita secca.

La Vuelle ha mantenuto comunque il riserbo sulle decisioni prese e al termine del Cda, tenutosi nel pomeriggio, ha diffuso la seguente nota: "In merito alla partita di Play-in contro Torino, la Carpegna Prosciutto Basket Pesaro ribadisce nuovamente quanto già comunicato agli Enti preposti, ovvero il pieno diritto della Società di disputare la partita alla Vitrifrigo Arena in data 4 maggio 2025, come inizialmente previsto e concordato. La Società si è attivata nelle sedi opportune per tutelare i propri diritti e quelli di tutti i suoi tifosi, abbonati, sponsor e consorziati. L’auspicio del club rimane poter giocare alla Vitrifrigo Arena circondata dal sostegno e dall’affetto di tutti i propri tifosi, sottolineando che Aspes e VL hanno sempre agito nel massimo rispetto delle regole. Consapevole della complessità della situazione, la Società continua a lavorare per trovare la migliore soluzione possibile e fornirà aggiornamenti in merito non appena disponibili".

Un epilogo inaspettato per Ahmad e compagni, che si troveranno a giocare una partita importantissima in un impianto non familiare. Se riuscirà a trasformarsi in un vero campo casalingo o resterà una sorta di campo neutro dipenderà da quanti tifosi seguiranno la squadra. La vittoria colta a Verona, dopo un lungo digiuno in trasferta, ha ridato un pizzico di fiducia al pubblico, ma gli ultras sono in rotta con coach Spiro Leka: ieri una delegazione della curva ha incontrato l’allenatore della Carpegna Prosciutto per provare a chiarirsi su quanto accaduto alla fine della partita nel palasport veneto: uno striscione di cattivo gusto esposto dai tifosi e la battuta infelice di Leka registrata in un video ha provocato poi un ulteriore attacco. Ma prima che si alzi la prossima palla a due è probabile che si fumerà il calumet della pace.

Elisabetta Ferri