Battisti, un rombo per l’ultimo saluto Due ali di moto scorteranno la salma

La cerimonia funebre domani nella parrocchia di Soria, 15,30. Prevista la presenza di molti ex corridori. La commozione della moglie Graziella: "Ho ricevuto attestati di stima da ogni parte d’Italia e del mondo".

"Non voleva andare all’ospedale e voleva restare in casa. Questo era il suo desiderio e l’abbiamo esaudito", dice la moglie di Luciano Battisti, Graziella. E per questo industriale con una grande passione, le moto, sarà un funerale speciale domani, mercoledì alle 15,30 nella chiesa parrocchiale di Soria. Perché il feretro di Luciano Battisti partirà dall’obitorio di Muraglia con una scorta di motociclisti al seguito. L’omaggio ad un uomo che viveva la famiglia, quindi un salto nel capannone dove conservava le sue duecento moto, con alcuni pezzi che rientrano nella storia del motociclismo, e quindi con gli amici al moto club Benelli in viale Mameli. Tanto che è stato richiesto al parroco di Soria anche la possibilità di mettere in moto una delle sue Benelli da corsa. Cosa che Luciano Battisti faceva, il rito del week end, quando andava all’interno del suo capannone-museo.

Empatico, sempre con il sorriso sulle labbra, pesarese doc "ed anche un uomo molto generoso", Battisti. "No, all’ultima manifestazione che hanno fatto al moto club la settimana scorsa non è andato perché contrariamente alle apparenze era molto riservato e non aveva voglia di spiegare – continua la moglie Graziella –. Ho ricevuto attestati di stima da ogni parte d’Italia e del mondo. Parole molto belle nei confronti di Luciano. Non me lo aspettavo. Tanta generosità nei suoi confronti e chi non potrà partecipare al suo funerale manderà fiori. Il suo sogno e cioè la realizzazione del suo museo, lo porteremo avanti perché è il minimo che possiamo fare. Un’opera poi che è stata realizzata per tre quarti, a cui lui teneva tantissimo e mi diceva sempre ‘che aveva tutto in testa su come doveva essere alla fine’".

Il mondo delle moto, il suo mondo, che ha fatto sempre passare in secondo piano un aspetto non secondario della sua vita e cioè il fatto che assieme al fratello Paolo era titolare di un grande fabbrica di bruciatori a Montelabbate che esportava anche all’estero.

Sarà un funerale particolare quello di domani pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Soria – Battisti abitava sulla panoramica San Bartolo –, perché sono previsti a Pesaro personaggi del mondo dello sport motociclistico di Milano e di Roma e saranno presenti anche molti ex corridori. Se ne va un personaggio di primo piano di questa città sotto diversi aspetti, ed anche un uomo che riportava tutti indietro ai tempi eroici della fabbrica Benelli in viale Mameli, quando nelle manifestazioni, metteva in moto le sue Benelli 4 cilindri: un rombo di tuono, un jet al decollo.

m.g.