
Villa Caprile: inaugurazione dopo i lavori di restauro da due milioni di euro. C’è la rampa per i disabili. Paolini: "Ma non sono state sempre rose e fiori".
I giardini storici di Villa Caprile sono tornati in grande forma dopo il restauro da 2 milioni di euro di Pnrr, inaugurati ieri dalla Provincia, con grande meraviglia dei presenti. Tra il pubblico, ad applaudire l’opera realizzata con la consulenza scientifica di Franco Panzini, storico del paesaggio, erano presenti anche un paio di associazioni per i diritti delle persone con disabilità. "Sono le stesse che hanno contribuito nel concretizzare un obiettivo come l’accessibilità, tra i tre posti dal bando Pnrr" ha detto, sorridente, Sabina Filippi, paesaggista di Landesign, lo studio pesarese che ha coordinato il team di architetti, ingegneri idraulici, agronomi, archeologi, artigiani ed edili impegnati in un anno di lavori sotto la supervisione dell’architetto Giovanna Vellucci e del dirigente Maurizio Bartoli della Provincia.
"Oggi è tempo di sorridere , ma non sono state tutte rose e fiori" ha detto il presidente Giuseppe Paolini, inaugurando l’intervento di restauro con al fianco il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani e il preside dell’Agrario Cecchi Riccardo Rossini, la scuola che abita la villa, realizzata dai nobili Mosca a partire dal 1640.
La frase del presidente ha evocato l’eco di violente polemiche che hanno accompagnato il cantiere: per nulla convinti della opportunità degli interventi messi in opera, alcuni gruppi di ambientalisti, hanno promosso verifiche e ispezioni fino a coinvolgere Roma. Due sono state le interrogazioni parlamentari che hanno passato al setaccio il progetto. Casus belli? Tra tutti gli interventi fatti, soprattutto ad essere stata contrastata, è stata la rampa di accesso, realizzata proprio per permettere alle persone con disabililità di esplorare le bellezze naturalistiche, pasaggistiche e culturali dei giardini storici. "Ringrazio la Provincia: questo lavoro è impeccabile – ha detto ieri il preside Riccardo Rossini –. Oltre alla valorizzazione e alla conservazione di un patrimonio inestimabile, ringrazio per aver dato piena accessibilità a Caprile che oltre ad essere un bene storico è una scuola, luogo di crescita e formazione. La rampa si amalgama nel contesto in cui è inserita e aumenta la fruibilità a spazi prima difficilmente sfruttabili anche da persone normodotate. Oggi con l’accesso servito dalla rampa chiunque può accedere in autonomia ai vari livelli di giardino e alla limonaia, luogo dalle funzioni polivalenti".
Lungo il percorso poi ci sono manifesti tattili per ciechi e presidi audio, sfruttabili con un lettore di qr code. A togliersi un sassolino dalla scaarpa è stato anche il dirigente Bartoli: "Accetto le critiche– ha detto Bartoli – ma male mi ha fatto riceverne per aver reso accessibile la bellezza del patrimonio di Caprile, anche alle persone con disabilità. Chi si è indignato non ha capito che lavorare sull’inclusione non vuol dire realizzare dispositivi di compensazione, come un accesso riservato e un ascensore al servizio per chi ne ha bisogno. Tutt’altro: lavorare per l’inclusione è rendere accessibile lo stesso ingresso a tutti". A mettere la pietra tombale sulle polemiche c’ha pensato, infine, Panzini. Dopo il tour guidato in villa per mostrare gli interventi, l’architetto è stato al centro, sempre ieri, della presentazione del libro “Villa Caprile a Pesaro“, di cui è stato il curatore.
"Il Ministero – ha detto Panzini – ha definito esemplare l’intervento che ha garantito l’accessibilità ai visitatori con disabilità. Il plauso è emerso durante il convegno tenutosi a Roma, dall’Accademia del Lincei a Villa Farnesina, in occasione della seconda edizione del corso nazionale per esperti di restauro del giardino". Una notizia passata sottotraccia che ha fatto piacere ai presenti, ma soprattutto ai professionisti coinvolti nel restauro tra cui l’agronomo e paesaggista Alberto Giangolini; gli architetti Eugenia Riffelli e Gabriele Corbo; l’ingegnere Simone Giulianelli; l’archeologo Enrico Sartini oltre a tutti i funzionari della Provincia. Il restauro è stato complesso e ha interessato il 60% sia della componente vegetale che di quella impiantistica. Il ripristino dei giochi d’acqua ha visto il restauro di oltre 700 augelli che servono alla coreografia idraulica. I giochi d’acqua torneranno ad essere al centro delle visite guidate organizzate dalla scuola già da giugno. "Il bando prevedeva la valorizzazione e la sostenibilità –osserva Filippi –. Di conseguenza abbiamo selezionato piante sì evocatrici di un giardino settecentesco (i garofanini), ma anche piante con minori esigenze idriche e trattamenti". Gli studi di Panzini, anche supportati dalle indagini archeologiche hanno illuminato un interessante passato, tutto da leggere nel nuovo volume. Infine Bartoli ha reso noto che "tra un mese cominceranno i due cantieri per la realizzazione del nuovo convitto da 4 milioni di euro e della nuova palestra da 2 milioni di euro".