Benelli armi, un anno di grande crescita. E per festeggiare gara di tiro al piattello

La storica azienda in man alla famiglia Beretta ha parlato di futuro e sviluppo

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Il tradizionale appuntamento con il Gran Premio Paolo Benelli, giunto alla sua XXVII edizione, ha dato modo a "Benelli Armi" di fare il punto sul suo stato di salute (170 milioni di fatturato, 300mila pezzi prodotti) direttamente al poligono di Mondolce di Urbino, al termine delle due giornate di gara di venerdì e sabato di tiro al piattello e al bersaglio . Non è mancato tuttavia il consueto messaggio del patron dell’azienda urbinate, l’ingegner Luigi Moretti, che ha orgogliosamente annunciato il raggiungimento di quota 300mila fucili prodotti e venduti, un record mai visto prima che proietta una luce ottimistica sul futuro di Benelli e inevitabilmente anche sull’economia del territorio, ottenuto anche grazie a innovazioni in campo tecnologico, come le linee di carabine Benelli e Franchi e dei fucili Montefeltro.

A fare gli onori di casa la responsabile comunicazione e marketing Silvia Micheli che ha poi condotto le premiazioni: la gara con la pistola ad aria compressa ha visto primeggiare con 87100 Matteo Tasillo che ha conquistato la medaglia d’oro allo spareggio con Filippo Ciacci. Bronzo a Lorenzo Caldari. Nel tiro a volo per i tesserati membri dell’828 U Sport Training Team, oro per Luca Solfi (2325), argento a Enea Toccacieli e bronzo per Filippo Ragni. Per la categoria amatori, primo posto con 2325 per Roberto Rossi davanti a Giacomo Simoncini e Francesco Giommi. Infine, la proclamazione del vincitore assoluto del Gran Premio Paolo Benelli con 23 piattelli su 25: Luca Giorgini, premiato dal vice sindaco di Urbino Massimo Guidi che ha svolto le premiazioni assieme all’assessore Elisabetta Foschi e al direttore di stabilimento, l’ingegner Paolo Viti e al direttore acquisti, ingegner Massimiliano Nobile.

Tiziano Mancini