Pesaro, Biotecnologie, dopo la bocciatura il Benelli ricorrerà al Tar

La motivazione: "Abbiamo attrezzature e docenti per un corso che altrove non c’è"

FOTO DI GRUPPO Docenti e studenti con la preside del Benelli al centro

FOTO DI GRUPPO Docenti e studenti con la preside del Benelli al centro

Pesaro, 20 gennaio 2019 - Una rivolta... dai toni urbani quella dei docenti e degli studenti dell’istituto tecnico ‘Benelli’, scuola in cui sono iscritti circa 900 studenti. Comunque una rivolta decisa perché si sta predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione della Regione di non assegnare, almeno per il prossimo anno, alla scuola il corso in biotecnologie. Tutto questo dopo che la domanda del ‘Benelli ’aveva superato tutti i passaggi e tutti gli scogli. Decisione politica? Guerra tra scuole? Sicura una cosa: «Il corso che abbiamo chiesto – dice un docente –, in provincia non c’è, nessuna scuola è attrezzata per poterlo attivare, ed abbiamo tutta la strumentazione, i docenti e avremmo una prima pronta con almeno 25 iscrizioni».

I docenti ed anche gli studenti del ‘Benelli’ ieri hanno fatto pervenire un documento su questa vicenda dove fra l’altro si legge: «Non vi è dubbio che la richiesta del Benelli di dar vita ad un tecnico con indirizzo di Biotecnologie sanitarie e ambientali, ha suscitato non poche polemiche, ma affermare che l’istituto non sia in grado di formare i giovani è veramente deleterio ed offensivo per tutto il corpo docente e non solo... Non vogliamo entrare in competizione (il riferimento è all’Itis di Urbino, ndr) con le altre scuole del territorio, cosa che non abbiamo mai fatto, perché ognuna ha le sue specificità...».

Una difesa delle richieste fatte (e bocciate) del Benelli. E sul buone nome della scuola, il personale docente e gli studenti portano a loro difesa anche i cosiddetti numeri ‘oggettivi’ che sono quelli di Eduscopio e della fondazione Agnelli «enti al di sopra delle parti». «E guarda caso – scrivono i docenti – i numeri aggiornati a novembre 2018 parlano chiaro: l’Ipsia Benelli è al primo posto tra gli istituti professionale nel raggio di 30 chilometri con il 73% di studenti occupati e il 17% di iscritti all’Università. Anche gli esiti delle rilevazioni Invalsi del 2017-18 mostrano dati positivi con risultati che per l’italiano superano del 3% quelli degli altri istituti professionali e per matematica dell’1,6%».

Insomma una scuola, stando ai dati statistici, che mostra una fotografia molto positiva e distante da alcuni stereotipi. E sulla scorta dei dati, i docenti scrivono: «Forse la professionalità dei docenti del Benelli non è poi così male e nemmeno la preparazione dei ragazzi che escono se sono così ricercati a assunti dalle aziende fino ad essere imprenditori... e quelli che scelgono i percorsi universitari diventano ingegneri, medici, chimici, biologi e avvocati». Il comunicato del Benelli si chiude ricordando anche i diversi concorsi vinti, segno «di livelli di eccellenza».