Berloni ha fatto fare la radiografia al territorio

Il sindaco ha donato a Fossombrone, Montefelcino, Sant’Ippolito e Isola del Piano uno studio dettagliatissimo a cura dell’Istao

Migration

Seguendo la massima einaudiana secondo cui bisogna "conoscere per deliberare", la società Arcadia Holding spa, di cui è legale rappresentante il sindaco Berloni, ha commissionato uno studio all’Istituto Adriano Olivetti di Ancona. Scopo della ricerca era scoprire quali sono i problemi che impattano i quattro comuni di Fossombrone, Montefelcino, Sant’Ippolito e Isola del Piano. E magari suggerire delle soluzioni.

Lo studio, costato 12mila euro, è stato donato al Comune di Fossombrone. Il principale problema, comune ai 4 territori, secondo quanto risulta dalla ricerca, è il decremento della popolazione. Nel 1981 i quattro comuni contavano 14.979 residenti, mentre nel 2021 questi erano 13.659. Il che significa che in 40 anni c’è stato un calo della popolazione del 9 per cento. Il calo è il frutto della combinazione tra saldo naturale (rapporto nascitemorti) e flussi migratori (che arriva e chi se ne va). Si legge nel rapporto: "Come si leggono questi dati, almeno limitatamente alle ultime tre annualità, in cui è ricompreso il periodo pandemico? Di per sé significa che le variazioni di popolazione sono attribuibili meno ai flussi migratori in entrata o in uscita, e di più alla differenza tra nascite e morti, dato costantemente in perdita".

Che fare? Il suggerimento degli autori Istao è di agire sulla leva migratoria, dato che si tratta di un approccio relativamente più semplice rispetto a quello diretto a incrementare le nascite.

La ricetta è "attirare persone con i profili più desiderabili", soprattutto famiglie giovani e acculturate. Anche perché, si legge ancora nel rapporto, la popolazione dei quattro comuni è anziana (sui 44 anni di media) e anche relativamente poco scolarizzata. Dal punto di vista economico, "Fossombrone dimostra una forte identità commerciale, evidenziandosi l’alta quota di addetti al commercio nel dettaglio. Il settore prevalente è quello di abbigliamento e calzature".

Esprime inoltre "una corposa offerta nei settori del commercio e dei servizi, che sembra in parte soddisfare la domanda dei restanti comuni. Tuttavia il commercio a Fossombrone mostra segni di sofferenza già nel periodo 2011-2019. Questo settore è anche quello che mostra maggiori segni di sofferenza in seguito alla pandemia da Covid-19".

Poi "emerge una tendenza alla crescita delle attività di alloggi e ristorazione (ma a Fossombrone nel 2019-2021 hanno chiuso sei ristoranti), sentinelle dello stato di salute comparto turistico". Quanto alle costruzioni, "il settore risulta in crescita nell’ultimo biennio per tutti i comuni, grazie alle politiche di incentivazione attivate a livello governativo". Il manifatturiero: "È forte in tutti i 4 comuni. Sebbene quantitativamente in calo, esistono realtà avanzate sotto il profilo qualitativo. È presente un sistema di imprese ad alto valore (manifattura ad alta specializzazione, agroalimentare biologico, player della logistica), che tuttavia sembra ancora non esprimere appieno il potenziale innovativo e fatica a reperire personale specializzato".

Al termine di una disamina molto densa e articolata, le indicazioni strategiche sono queste: contenere o invertire il calo demografico; ridare forza al commercio a Fossombrone, in particolare nel centro storico; consolidare il sistema produttivo locale; potenziare il turismo (che vede un aumento delle presenze); migliorare il sistema della mobilità. L’ultima indicazione è forse la più ambiziosa e complicata: "ricostruire il senso di comunità"

a. bia.