Biancani: "La Regione ora deve chiedere lo stato di emergenza"

"La Regione chieda al governo lo stato di emergenza per il sisma, così da avere i fondi per risarcire i danni subiti da famiglie, imprese, Comuni e Provincie". E’ la richiesta che fa il vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche, Andrea Biancani (Pd), che ha presentato una mozione alla Regione, sottoscritta dalla consigliera Micaela Vitri e da tutto il gruppo del Partito democratico.

"Si è trattato – scrive Biancani – di un evento sismico eccezionale che ha colpito tutto il territorio marchigiano ed è stato il più forte registrato negli ultimi 90 anni nella parte settentrionale della regione - prosegue Biancani-. Si sta ancora procedendo alla conta dei danni e solo nel comune di Pesaro sono stati stimati almeno 20 milioni di euro di danni al patrimonio pubblico. In alcuni comuni attualmente rimangono chiusi alcuni edifici per lesioni che ne pregiudicano l’agibilità. Inoltre sono in corso numerose verifiche a strutture private (abitazioni, capannoni, esercizi commerciali, ecc.) e, a seguito di accertamenti, alcune famiglie sono state evacuate in vari comuni tra cui Pesaro, Fano, Ancona e Osimo".

"Dopo i tragici eventi sismici del 2016 e la recentissima alluvione del 15 settembre scorso (per la quale è in corso lo stato di emergenza), – continua il consigliere Dem – anche questa ulteriore situazione non può essere affrontata solo con le forze, gli strumenti e le risorse degli enti locali; per questo serve che la Regione richieda immediatamente l’intervento statale, possibile se viene riconosciuto lo stato di emergenza. Una procedura che può avere anche tempi rapidissimi come accaduto per la recente alluvione e che rappresenta l’unica opportunità per poter garantire risorse a chi ha subito danni. Con quelle potremmo aiutare i cittadini a sistemare le abitazioni inagibili, commercianti, artigiani e imprenditori a far ripartire in sicurezza le attività e i Comuni a ripristinare il patrimonio danneggiato in particolare: scuole, monumenti, luoghi di culto ecc...".